Ad insospettire gli Agenti, il continuo andirivieni di giovani che entrava nell’attività commerciale uscendone subito dopo, senza aver acquistato apparentemente nulla
Prosegue la lotta contro la commercializzazione, detenzione e fabbricazione di materiale pirico senza le licenze di Pubblica Sicurezza. A finire nei guai, questa volta, il titolare di una macelleria di Taranto, che deteneva nel suo esercizio commerciale non solo le carni, ma anche un quintale di materiale pirico, pronto per essere immesso subito sul mercato, visto l’imminente arrivo della sera di San Silvestro. Una detenzione illegale che avrebbe potuto mettere in pericolo sè stesso, gli avventori e gli abitanti della zona, visto che la macelleria era priva di qualsiasi sistema di sicurezza. Di seguito la nota stampa della Questura di Taranto:
Nell’ambito dei controlli disposti dal sig.Questore di Taranto, finalizzati al contrasto dei fenomeni di commercializzazione, detenzione e fabbricazione di materiale pirico, senza le prescritte licenze di Pubblica Sicurezza, personale della Squadra Amministrativa della Divisione PASI, diretti dal Primo Dirigente Dott. Antonio Calcagni, a conclusione di una attività d’indagine, hanno rinvenuto all’interno di una macelleria materiale pirico, nello specifico, di categoria IV e 7 V/C per un totale complessivo di circa 1 quintale, illegalmente detenuti e pronti per essere immessi sul mercato. Detto materiale era custodito nell’esercizio commerciale all’interno di cartoni, nascosti tra i banconi e sopra un frigo per la congelazione delle carni. Ad insospettire gli agenti è stato il continuo andirivieni di giovani, i quali entravano all’interno dell’attività commerciale, uscendone poco dopo, senza aver acquistato apparentemente nulla. E’ utile sottolineare che con tale condotta il titolare dell’esercizio, oltre alle violazioni relative al possesso illegale di materiale pirico, per i quali è stato deferito all’A.G., ha messo in grave ed attuale pericolo gli abitanti della zona cui è ubicata la propria attività, ed anche gli stessi avventori dell’esercizio commerciale, ignari dei rischi corsi all’interno di quel locale, privo di qualunque sistema di sicurezza che è proprio, invece, dei negozi specializzati per tale tipologia di vendita, nel caso in cui si fosse verificato un qualche, seppur accidentale, evento.