Si riceve e si pubblica una nota stampa del Consigliere Indipendente Magda Balsamo:
Il rinvio del consiglio comunale del 6 maggio 2015, richiesto dal capogruppo consiliare del Partito Democratico, è il frutto di una serie di rilevazioni che sono state sottoposte all’Amministrazione durante la seduta.
Sostanzialmente c’è stata:
- una violazione dei termini di approvazione del rendiconto di gestione 2014: come previsto dalla normativa vigente, precisamente dal Dlgs. 267/2000, il rendiconto di gestione va approvato entro il 30 aprile dell’anno successivo; pertanto la seduta risulta illegittima in quanto doveva tenersi entro il 30 aprile, come disposto dalla normativa vigente e non solo, anche come richiamato dalla delibera di Giunta Comunale n. 124 del 2 aprile 2015.
- una violazione dell’art. 239 del Dlgs. 267/2000, ossia i revisori dei conti hanno analizzato un documento ricevuto prima della delibera di Giunta sullo schema e proposta di rendiconto, e non dopo l’approvazione della stessa Giunta. Quindi, sorge spontanea la domanda: su quale documento i revisori hanno prodotto la relazione?
- una violazione del diritto dei consiglieri comunali di avere a disposizione la proposta e tutti gli allegati relativi al rendiconto entro un termine non inferiore a 20 giorni, ai sensi dell’art. 227 del Dlsg. 267/2000.
Infatti dopo aver chiesto diversi documenti necessari inerenti al rendiconto, e dopo aver atteso vanamente oltre quindici giorni senza ottenerli tutti, sono stata costretta a far ricorso al Prefetto.
In particolar modo, non ho ricevuto nei tempi previsti dall’art. 227 del Dlgs. 267/2000 la proposta di deliberazione completa ai sensi della normativa vigente relativa al rendiconto degli enti locali, subendo una contrazione illegittima della funzione di consigliere comunale, visto che oltre ad esercitare l’indirizzo politico, un consigliere ha il dovere di esercitare il controllo.
A solo titolo esemplificativo e non esaustivo vorrei far rilevare che la relazione dei revisori dei conti, datata 21 aprile 2015, da sé dimostra questa compressione di tale diritto.
Premetto che ho ricevuto la relazione dei revisori il giorno 26 aprile 2015, a mezzo pec, dopo una mia richiesta del 24 aprile 2015.
Va precisato che la proposta di deliberazione e relativi allegati al rendiconto 2014 sono pervenuti all’attenzione dei consiglieri comunali il 17 aprile 2015, a mezzo pec, esattamente 13 giorni prima della scadenza di approvazione del rendiconto.
Se la matematica non è un’opinione, i consiglieri comunali avrebbero dovuto ricevere la documentazione relativa al rendiconto 2014 entro e non oltre il 10 aprile 2015. Sembra evidente il dolo nel voler slittare l’approvazione al 6 maggio.
Sono queste in breve le questioni sottoposte all’attenzione dell’assise consiliare che ieri hanno spinto la maggioranza a rinviare la seduta, innescando così il meccanismo dell’art. 141 del TUEL (Scioglimento e sospensione dei consigli comunali e provinciali) che prevede una diffida da parte dell’organo regionale di controllo che sarà notificata ai singoli consiglieri.
Questa è l’ennesima dimostrazione di un andamento pressappochista e superficiale di un’Amministrazione al giro di boa. Non dimentichiamo che già l’anno scorso, per la mancata pubblicazione del Piano Triennale delle Opere pubbliche, si è rischiato di andarcene tutti a casa. Anche questa, altra svista. Si son presi provvedimenti nei confronti dei responsabili?
Tuttavia, il pressapochismo, l’ostruzionismo, la sicurezza ostentata, le autocelebrazioni, la demagogia non fermeranno l’onestà intellettuale di chi non vuole tradire sia il proprio elettorato sia tutti i cittadini martinesi.