Riceviamo e pubblichiamo da Franco Mariella
Entro il 30/04/2014 deve essere approvato il conto consuntivo 2013, la mancata approvazione porterebbe allo scioglimento del consiglio comunale. Il Caos TARES non può e non deve essere considerato in maniera avulsa da un primo esame del consuntivo 2013 che presenta aspetti inquietanti forse anche più del saldo TARES.
Residui attivi presenti nel conto consuntivo 2013 a titolo di imposte e tasse da riscuotere per oltre 27 milioni di euro di cui 14.000.000 relativi al solo 2013. Gli altri 13.000.000 riguardano importi (ICI evasione per 4.600.000 TARSU per 6.700.000 TARSU evasione per 3.500.000) relativi ad annualità anche non recenti, su cui va nutrito un forte dubbio che siano riscossi stante la capacità storica del comune di non riscuotere le somme iscritte in bilancio per poi rinunciarci attraverso il meccanismo della radiazione dei residui. La dimostrazione sta nel fatto che a fronte di residui TARSU evasione presenti nel precedente consuntivo 2012 per oltre € 2.300.000 nel 2013 ne sono stati riscossi appena 190.000 cioè circa l’8%. Nella stessa maniera è andata per l’ICI da evasione, a fronte di residui presenti nel consuntivo 2012 per € 3.500.000 ne sono stati riscossi 282.000. I predetti 13 milioni di residui attivi relativi al recupero dell’evasione ICI e TARSU sono di gran lunga superiori all’avanzo pari ad € 9.600.000. Altro che Avanzo, siamo in presenza di disavanzo. Il Sindaco non è uno sprovveduto in materia di bilanci e ciò rende incomprensibile il suo comportamento.
Sul fronte della spesa c’è un fatto che va segnalato e che mi fa capire cosa ha fatto il sindaco, tenersi buoni i dirigenti o mantenere inalterata la pressione fiscale. Per me ha optato per i dirigenti, infatti i residui passivi per la retribuzione di posizione e risultato dei dirigenti ammontano a € 725.000. Cioè, oltre ai 300.000 € erogati a dicembre scorso, questi signori vantano un credito nei confronti dei martinesi di € 725.000. I predecessori dell’attuale sindaco non hanno fatto tanto.
Tale comportamento è rafforzato dalla delibera di GIUNTA COMUNALE n. 75 del 20/02/2014 con cui viene approvato il primo contratto decentrato integrativo dei Dirigenti del Comune di Martina.
Sei anno dopo (20/02/2014 rispetto al 01/01/2008) si introducono disposizioni che incidono su un periodo buio delle retribuzioni dei dirigenti che ha interessato la magistratura civile e penale, infatti l’art. 2 del contratto recita
Art. 2 – Validità del contratto
1) Il contratto collettivo decentrato integrativo per l’Area della Dirigenza concerne il periodo 1 gennaio 2006 – 31 dicembre 2009 per la parte normativa ed è valido 1° gennaio 2008 – 31 dicembre 2009 per la parte economica.
Non pochi ricorderanno la questione relativa all’aumento del 50% della retribuzione di posizione attribuito nel dicembre 2004 dal sindaco Conserva ai dirigenti con a fondamento la qualificazione del Comune di Martina come complessa struttura organizzativapoi ritenuta illegittima dalla Ragioneria Generale dello Stato ed azzerata dal sindaco Palazzo nel Settembre del 2010
Il nostro buon sindaco attuale, Franco Ancona, con il contratto decentrato di cui sopra, ripristina dal 01/01/2006 la possibilità di aumentare di nuovo del 50% il massimo della retribuzione di posizione dei dirigenti, infatti all’Art. 14 comma 4 si legge “… in considerazione della complessa struttura organizzativa che caratterizza il Comune di Martina Franca; …“
Il sindaco attuale non può più gestire l’amministrazione comunale di Martina. Ha sbagliato strategia andando a fare l’assessore all’urbanistica e sottraendo così una professionalità importante, se stesso, al settore di prima emergenza del Comune, quello finanziario. Ha sbagliato tutto della tassazione e ora viene mandato allo sbaraglio un assessore che è di prima nomina, che andava aiutato nel suo percorso e che da due anni è solo al centro di critiche ed errori. Solo perché lasciato solo. Il sindaco del suo mandato ha sbagliato le cose importanti. Ha tassato i cittadini come nessun altro mai e ha attribuito errori solo agli altri senza un briciolo di autocritica per le scelte sbagliate che sono tutte sue. Non era questo il sindaco che ci voleva per Martina e lui deve prenderne atto e trarne le conseguenze dimettendosi.