Ci sono numeri che vanno letti ed analizzati approfonditamente per interpretare in maniera obiettiva la realtà dei fatti. Con riferimento al turismo martinese che è stato rimarcato in maniera molto positiva dall’Amministrazione comunale con la diffusione di dati in crescita rispetto alle annate precedenti, abbiamo ascoltato l’opinione illustre dello storico Piero Marinò, autore del libro “Martina Barocca e Rococò” con il quale concorre a promuovere in maniera eccellente il nostro territorio e, quindi, a sviluppare turismo. Gli spunti sono molto interessanti e vanno oltre le mere percentuali evidenziate.
L’aumento del turismo del 34% riscontrato a Martina in che maniera andrebbe analizzato?
Quel dato va “scomposto”. Quel 34% è frutto di alcune “invasioni” verificatesi in occasione di eventi straordinari, come “Per Bacco che vicoli” che, secondo gli organizzatori ha portato a Martina cento mila persone al giorno per tre giorni. Poi c’è da considerare il flusso del sabato e della domenica sera da parte dei tarantini o da altri paesi vicini. Infine, è da tener presente il flusso di visitatori con viaggi organizzati dall’estero: visite brevi di un sol giorno.
Che tipo di turismo si è affermato a Martina e a chi è particolarmente congeniale?
Il tipo di turismo che si è affermato fa leva, essenzialmente, sulla gastronomia locale. A fronte di alcune migliaia di persone che visitano il Palazzo Ducale e, voglio immaginare, altre risorse artistiche del nostro patrimonio, la stragrande maggioranza di turisti guarda a “Martina da mangiare”. A Martina, durante l’estate, c’è l’aria fresca e ci sono trattorie, macellerie, paninoteche e focaccerie. Si mangia bene! Questo basta alla massa dei visitatori. Tale modello si è imposto grazie alle associazioni che fanno leva sulla valorizzazione dei prodotti locali. È sicuramente un bene per l’economia locale. Ma non è solo per questo che Martina deve emergere a livello provinciale, regionale e nazionale!
In che modo Martina può migliorare la sua vocazione turistica?
La vocazione turistica può migliorare esportando, a livello mediatico, le bellezze artistiche e paesaggistiche che rendono “unica” Martina! I mezzi ci sono, ma non ho colto molti segnali in tal senso.
Quali i limiti palesati?
I limiti consistono nella ancora scorsa disponibilità di parcheggi e servizi pubblici. E’ il tasto dolente. C’è da lavorare molto su questo versante.
Un passaggio sul suo libro di promozione turistica “Martina Barocca e Rococò”. Soddisfatto dei consensi raggiunti?
Il mio libro, per il quale ho ricevuto apprezzamenti unanimi e, in particolare, da Vittorio Sgarbi, può essere un ottimo biglietto da visita per la nostra città. Bisogna vedere quali intenzioni ha questa Amministrazione Comunale. Sino ad ora ho ricevuto soltanto il sostegno morale dell’assessore Antonio Scialpi. Un po’ troppo poco per un’Amministrazione che vuole inserire Martina nel circuito delle Città d’Arte. Questo volume dovrebbe essere inviato presso gli enti del turismo e le agenzie di viaggio delle maggiori città italiane e straniere.
Sandro Corbascio