Giovedì 24 gennaio prossimo, la Giunta comunale di Martina Franca prenderà in esame le tariffe dell’imposta comunale di soggiorno, che già dal 2019 potrebbe entrare in vigore, anche se le categorie del turismo chiedono un posticipo al 2020 considerato che vi sono contratti già chiusi che non prevedevano questo costo aggiuntivo. Intanto, in queste ore, Confcommercio Martina Franca ha provveduto a indicare i propri referenti in seno al neo Osservatorio permanente che oltre che svolgere un’attività di monitoraggio, supporterà l’Amministrazione nei percorsi di programmazione e verifica, inerenti la destinazione delle risorse derivate dal gettito.Ciò è quanto emerso nell’incontro dei giorni scorsi tra l’assessore al Bilancio Vito Cramarossa, la consigliera Alla Lupoli ed i rappresentanti delle categorie del ricettivo Federalberghi e Ospitalità extra alberghiera di Confcommercio (Francesco Palmisano, Grazia Torricella e Magda Albanese). Tre punti fondamentali : 1) destinazione: essendo una tassa di scopo è necessario che venga finalizzata a progetti di promozione e sviluppo del turismo; 2) una costante attività di controllo per l’emersione dell’abusivismo e della concorrenza sleale, onde evitare che le attività ricettive non in regola incamerino a proprio vantaggio la tassa fatta pagare agli ospiti; 3) software: la necessità che la Amministrazione locale metta a disposizione delle strutture ricettive una procedura informatica per la trasmissione dei dati, contestualmente all’avvio della imposta. Per quanto concerne infine l’importo delle tariffe, la proposta avanzata dagli operatori è: 80 cent. al giorno a persona per le strutture alberghiere fino a 3 stelle; 1 euro al giorno a persona negli alberghi da 4 a 5 stelle; 50 cent. al giorno per persona nelle strutture ricettive extra alberghiere. L’imposta dovrebbe essere applicata nel periodo compreso tra maggio e settembre; nei restanti mesi dovrebbe essere portata al 50%; nei mesi di gennaio, febbraio e marzo l’imposta dovrebbe essere sospesa. Su queste proposte la parola ora passa alla Giunta.