Tre gli episodi criminosi nei quali sono state fatte scoppiare delle bombe nella zona industriale di Martina Franca: una serigrafia, un azienda di detersivi e, pochi giorni fa, un locale dove starebbe per trasferirsi un mobilificio attualmente in città. Gli inquirenti stanno indagando per capire se sono legati tra di loro. Naturalmente la prima ipotesi è quella legata al racket delle estorsioni. Martina è stata sempre immune a questo tipo di criminalità e gli unici episodi si verificarono tanti anni fa ai danni di un grosso opificio, fortunatamente finirono lì. Da allora null’altro. E’ anche vero che negli ultimi tempi sono aumentati i furti. Uno dei locali che è stato vittima di una delle bombe è stato derubato per ben tre volte. I titolari sia delle attività che degli immobili sono stati sentiti dagli inquirenti. Nessuno di loro avrebbe ricevuto minacce o richieste di denaro. Si ipotizza che si voglia creare un clima di terrore tra le imprese per poi passare alla richiesta estorsiva. Intanto molte aziende hanno aumentato i sistemi d’allarme e la vigilanza costante dei propri locali. Anche la stessa amministrazione comunale si sarebbe allertata ad affrontare il problema. L’assessore alle attività produttive Nunzia Convertini è, tra l’altro, dipendente di una grossa azienda sita nella zona industriale. C’è una certa tensione in una città che è sempre stata piuttosto tranquilla.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Continuando a usare questo sito, siete d'accordo con l'uso dei cookie. maggiori informazioni

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close