Dall’ufficio stampa del consigliere regionale Antonio Martucci si riceve e si pubblica quanto segue:
L’emendamento proposto dal Gruppo MeP e approvato da tutta la maggioranza nel consiglio comunale dello scorso 30 ottobre, per incentivare il recupero e la riqualificazione energetica attraverso la sostituzione degli infissi per le abitazioni private del centro storico, è stato un atto di indirizzo politico, prerogativa del Consiglio Comunale.
Non esiste nessuno specchietto delle allodole, anzi facendo un’analisi dal punto di vista tecnico, sarebbe opportuno, prima di aprire bocca, che i responsabili di SEL si informassero e si aggiornassero sulle norme attualmente in vigore riferite alle Detrazioni Fiscali del 65%.
- La detrazione del 65% sugli interventi di riqualificazione energetica effettuati dopo il 03 gennaio 2013 è cumulabile con altri incentivi disposti da Regioni, Province e Comuni, ma non con quelli nazionali o comunitari come il Conto Energia e la detrazione fiscale del 50% per i lavori di ristrutturazione.
La cumulabilità a partire dallo scorso anno è stata resa possibile dal comma 5 dell’art. 28 D.Lgs n. 28/2011 e dal Decreto del MISE 28 gennaio 2012, che hanno abrogato il precedente divieto di cumulo degli incentivi, previa verifica che gli incentivi riconosciuti a livello regionale, provinciale e comunale prevedano la cumulabilità con la detrazione d’imposta 65% e che questa sia calcolata sulla parte residua rimasta a carico del contribuente, cioè sulla somma che non ha beneficiato degli incentivi “locali”.
(Precisazione E.N.E.A. nuova versione della Faq n. 35 – vedi sito Enea);
Tale previsione è confermata nella Guida alle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico aggiornata a dicembre 2013 nel sito dell’Agenzia delle Entrate:
2. Al contributo potrebbero accedere cittadini privati pensionati o persone con redditi senza credito Irpef, che non possono usufruire della detrazione statale del 65% per cui l’incentivo comunale può essere l’unico e decisivo motivo per provvedere alla sostituzione degli infissi.
Sul piano politico, invece, stupisce la posizione di Sel. L’assessore Infante aveva già comunicato che quel capitolo di bilancio di previsione 2014 relativo “all’ampliamento dei servizi per gli Asili Nido”, non sarebbe stato utilizzato per il 2014 e quindi gli importi previsti (€. 80.000,00) sarebbero andate a residui cioè “immobilizzate e non utilizzate”.
C’è da ricordare, fermo restando il ruolo fondamentale svolto dal Settore Servizi Sociali (soprattutto in questo momento storico), che nel Bilancio di previsione 2014 del Comune di Martina Franca sono previste tra le altre risorse per i Servizi all’Infanzia: €. 639.450,00 (Spese per rette a Istituti Educativi per Minori) e €. 656.000,00 (Spese per servizi Asili Nido-Contributo alle Cooperative).
Inutile fare polemica con i colleghi del Circolo SEL di Martina Franca, che evidentemente non ha compreso la portata e i risvolti sociali del provvedimento da noi proposto.
Dopo una serie di Consigli Comunali Monotematici in cui si è discusso di tutto e si sono fatti proclami, dichiarazioni sui giornali, sottoscritto documenti, ecc., ecc., questo è il primo provvedimento serio messo in atto da questa Amministrazione – su proposta del gruppo MeP – a carattere tematico, ovvero mirato alla valorizzazione del Centro Storico di Martina Franca.
Il Bando e il disciplinare su cui l’Ufficio Tecnico sta lavorando, che uscirà a breve, ci permette di intervenire su tre azioni: innanzitutto il recupero del decoro e valorizzazione del centro storico; in secondo luogo la riqualificazione e l’efficientamento energetico e ambientale, ma anche con un’azione mirata a favorire nuove commesse per le imprese artigiane locali.