Nelle scorse settimane parlammo della mancata costituzione di parte civile da parte della Regione Puglia, nel processo per un presunto scandalo della sanità. La mancata costituzione di parte civile, e dunque la mancata possibilità di un risarcimento per la Regione (cioè tutti noi cittadini) deriva dal fatto che l’avvocato non aveva firmato il documento. Il consigliere regionale Antonio Martucci ha presentato una interrogazione. Ma ora lamenta il disinteresse di tutti, maggioranza e opposizione, rispetto a questo problema (da milioni di euro, secondo le stime):
Alcuni articoli di stampa sostengono che, secondo alcune stime, potrebbe ammontare a diversi milioni di euro il danno stimato per la Regione Puglia relativamente al processo a carico di 47 persone, tra cui l’ex assessore regionale alla Sanità e parlamentare Alberto Tedesco, relativo agli accreditamenti a cliniche private.
“La beffa oltre al danno – dice il Consigliere Regionale Antonio Martucci – risiede nel rigetto dell’istanza di costituzione di parte civile da parte dell’Ente perchè l’avvocato che assiste la Regione Puglia si è dimenticato di firmare l’atto di costituzione di parte civile”.
Questi argomenti sono stati oggetto di una conferenza stampa che il gruppo consiliare dei Moderati e Popolari ha tenuto nei giorni scorsi a Taranto.
Sulla scorta del primo provvedimento il Gup del Tribunale di Bari si è visto costretto a respingere anche il secondo tentativo della Regione Puglia perché tardivo e depositato a processo già incardinato.
“Il nostro gruppo – continua Martucci – è stato l’unico a esprimere in maniera compatta una posizione politica sulla gravità di quanto accaduto che mette in discussione un eventuale risarcimento a causa di un errore da parte dei legali di questo Ente che noi Consiglieri Regionali rappresentiamo per delega dei cittadini che ci hanno eletti. Abbiamo sostenuto ulteriormente la nostra posizione chiedendo chiarimenti al Presidente Vendola depositando una interrogazione, la cui risposta scritta non è ancora pervenuta. Ma la questione sembra non interessare a nessuno tanto nella maggioranza quanto nell’opposizione. Di questo ne prendiamo atto – conclude Martucci – non ci resta altro da fare che attendere gli esiti del processo in corso, con la consapevolezza che i cittadini in caso di colpevolezza accertata risulteranno derubati e beffati”.
E’ un chiaro caso di responsabilità professionale.
Ma ora che l’assicurazione è obbligatoria anche per gli avvocati, la Regione potrebbe attivarsi contro il proprio legale e farsi risarcire i danni dalla compagnia che assicura quell’avvocato.
Il punto è: la Regione si attiva??
E già, perchè se invece Vendola non si attiva, non è più un caso di responsabilità professionale, ma un altro caso di “soccorso rosso”!
Di che si lamenta Martucci?
Perché Marticci non si interroga sui silenzi di Martina?
Per citarne alcuni, proprio questa redazione è da più di un mese che chiede chiarezza sul patrimonio comunale e sulle locazioni e sullo spreco (acqua) del denaro pubblico.
Ma si, qui a Martina Martucci è in maggioranza…
Quando si dice essere coerenti e dire sempre la verità!
Ma non aveva espresso l’intenzione di lasciare l’incarico di consigliere comunale per concentrarsi sui gravosi impegni di consigliere alla regione?
Non lascerà mai, “lui è con il sindaco”, prima si chiamava Conserva ora si chiama Ancona!