Di seguito un comunicato diffuso dal consigliere regionale Antonio Martucci:
“Un rinvio sui tempi di approvazione del Piano senza bloccare l’attività degli uffici tecnici locali fino alla definizione totale delle eccezioni che arriveranno dai vari territori”, è quanto chiede il Consigliere Regionale Antonio Martucci al Governo regionale in riferimento all’approvazione del Piano Paesaggistico Territoriale della Puglia approvato con delibera di Giunta Regionale (n. 1435 del 2 agosto 2013) e pubblicato sul BURP n. 108 del 6 agosto.
“Il tempo utile previsto per l’invio delle osservazioni non è sufficiente – commenta Martucci – avevo già evidenziato quanto sia poco auspicabile l’approvazione di un così importante provvedimento in periodi di ferie, specie quando è prevista per legge la partecipazione popolare. Dagli ordini professionali, dai singoli cittadini e dalla politica degli Enti locali possono giungere importanti spunti di miglioramento al piano, ma non è possibile che la politica chieda un impegno così gravoso di lavoro proprio quando è essa stessa con gli uffici chiusi per ferie. La partecipazione dei cittadini deve essere vera e non semplicemente perché la legge sulla carta lo prevede, quindi – dice Martucci – chiedo alla Regione il rispetto delle caratteristiche delle città e quindi dei cittadini che comunque da sempre sono quelli che hanno il vero interesse per il proprio territorio.”.
Il Consigliere Regionale Antonio Martucci plaude all’iniziativa del sindaco di Martina Franca, Franco Ancona, il quale ha sollecitato la partecipazione degli ordini professionali organizzando un’assemblea pubblica tenutasi lo scorso giovedi 29 agosto al Palazzo Ducale di Martina Franca.
“È emerso – dice Martucci – che per via delle sue numerose conformazioni morfologiche e territoriali e per la sua estensione, non è possibile prevedere un Piano Territoriale unitario per l’intera Regione, ma che al contrario è necessario mettere in campo piani attuativi che sappiano adeguarsi alle caratteristiche locali dei territori. È necessario inoltre – conclude Martucci – rendere il Piano sostenibile sia dal punto di vista del rispetto e della tutela del territorio e dell’ambiente, ma anche senza bloccare l’economia edilizia imponendo vincoli su vincoli che andrebbero a paralizzare ulteriormente la nostra economia regionale”.