Massafra: omertà non paga

Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Massafra hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare agli arresti domiciliari per favoreggiamento e porto illegale di armi nei confronti di: Diofebo Vito, 29enne di Taranto, Bellanova Antonio, 26enne di Massafra, Tamburrano Daniele, 31enne di Massafra, Leggieri Alfredo, 23enne di Massafra, Palanga Roberto, 28enne di Massafra. Il 18 settembre 2011, alle ore 22.40 circa, presso la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Massafra, giungeva una telefonata  che segnalava disordini nella sala giochi denominata “VIRTUAL GAME”, situata nel centro di Massafra, e nel corso della lite sarebbero stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco. A tale notizia furono avviate le indagini dei Carabinieri che però, da subito, venivano rese difficoltose dall’atteggiamento omertoso assunto dai personaggi coinvolti, attuato nei fatti con concrete condotte favoreggiatrici. Nonostante i silenzi e i depistaggi, attuati facendo sparire le armi e ogni prova, la verità è venuta fuori grazie  alla collaborazione del Diofebo e i militari hanno ricostruito l’accaduto. Il Bellanova, reo di aver compiuto atti vessatori e violenti commessi  nei confronti della sorella del Diofebo, fu da quest’ultimo “avvertito” a mutare il suo comportamento con lo scoppio di due colpi nella suddetta sala giochi. Il gesto aveva un chiaro segnale intimidatorio nella speranza di far mutare al Bellanova il suo modo d’agire. una “questione di famiglia”  che ha però portato all’arresto domiciliare, dopo le formalità di rito, dei citati protagonisti, fatta eccezione per Bellanova Antonio che si trova già detenuto, per altra causa, presso la Casa Circondariale di Taranto.