Il Mep fa una riflessione sulla crisi politica locale: “Basta proclami pre-elettorali”
Continua a suscitare reazioni la dichiarazione del governatore Nichi Vendola che vorrebbe “adottare Taranto”. Dopo il consigliere regionale Antonio Martucci, è Franco Mancuso, coordinatore provinciale dei Moderati e Popolari di Taranto, a esprimere le perplessità del proprio partito sul “tardivo” interesse dimostrato dalla regione nei confronti del capoluogo e di tutto il territorio jonico in generale. L’esponente di MeP, inoltre, lamenta una sorta di rovesciamento dei valori nel campo della politica, dove l’importante sembra ormai vincere le elezioni per occupare poltrone, e non portare avanti principi di rispetto, lealtà, amicizia.
Di seguito l’intervento integrale di Mancuso
Noi Moderati e Popolari della Provincia di Taranto, In linea con quanto dichiarato dal gruppo MeP della Regione Puglia, affermiamo che la dichiarazione ed i propositi del Governatore Vendola ci appaiono oramai tardivi ed impregnati dal sapore di inizio Campagna preelettorale, l’intenzione appare molto fuori tempo, dopo che la Provincia Ionica, in questi ultimi anni è stata considerata la pecora nera delle province pugliesi, dopo che Taranto ha subito la totale assenza di politiche di valorizzazione territoriale delle sue straordinarie potenzialità in termini economici e culturali.
Dagli scranni della Regione Puglia quindi si continua ad assistere ad un frenetico immobilismo, giornalmente vengono somministrati solo proclami e parole con mancanza di fatti gestendo di conseguenza la stessa azione degli amministratori locali di Palazzo di città e confinando quest’ultimi in una mera espressione del potere regionale e partitico. L’importante è solo vincere e prevalere, questo assunto poi per alcuni diventa vincere con ogni mezzo, offrendo promesse senza progettualità futura, anche a costo di svendere ogni rapporto con il cittadino basato su principi etici, ma è chiaro oramai a molti cittadini che ai giorni nostri la cosa più difficile da realizzare, è il fare politica rimanendo integri ed onesti.
Oggi, dal punto di vista politico siamo in una situazione paradossale e nel nostro territorio più che mai, i principi che nella scienza dell’educazione vengono chiamati difetti o disvalori, in politica diventano pregi e valori, parole come amore, rispetto, lealtà, amicizia, in politica diventano umoristiche se non ridicole. Alla luce di questa premessa, i Moderati e Popolari di Taranto , dicono che è giunto il momento di incominciare a percorrere un’altra via quella della vera politica, e non dei vuoti proclami, ormai i Tarantini sono sempre più delusi, sempre meno fiduciosi, ma nello stesso tempo, facile preda dei mercificatori della politica.
La nostra Provincia è oramai colma di anni di digiuno di progettualità con molti iperpagati per non far nulla. S’incominci pertanto a costruire un nuovo sistema basato sulla capacità,onestà, trasparenza.
Noi Moderati e Popolari pensiamo come sia improrogabile muoversi oltre i principi ideologici, non si può più parlare di destra, centro, sinistra, quando viviamo in una situazione tragica sotto tutti gli aspetti, i Tarantini vogliono solo fatti e non più parole dette in politichese, oggi accade che i programmi proposti dai partiti politici non rispondono in maniera assoluta, alle vere esigenze dei cittadini, in tal sensibilità i Moderati e Popolari si propongono di operare con maggiore riflessione sulla composizione sociale, chiedono fortemente il ripristino della legalità politica attraverso anche una nuova cultura del controllo che dia la possibilità alle persone di sentirsi finalmente tutelati, in sostanza una vera democrazia mirata al bene comune dove la maggioranza governa e l’opposizione costruttivamente controlla senza limitarsi a screditare o incriminare. Il messaggio che noi vogliamo lanciare alla gente è un messaggio di forte legalità ed onestà di progettualità per il futuro, in un sistema di controllo serio che possa finalmente tutelare il cittadino ed informarlo su come vengono spesi i suoi soldi e soprattutto che siano ben individuate le responsabilità politiche. Mai più vuoti proclami.