A mezzogiorno c’è una riunione alla Regione, alla quale parteciperanno sindacati, confindustria, rappresentanti dell’ITN e la stessa Regione Puglia. Si dovrà decidere in merito al rifiuto della cassa integrazione di un anno, da parte del Governo per gli operai della azienda martinese, dopo il cosiddetto decreto Fornero. “Figli e figliastri”, ha dichiarato Domenico Nardelli, “ciò che vale per altre aziende, evidentemente non vale per la nostra”. Ora sta tutto nelle mani della Regione Puglia che aveva sottoscritto l’accordo, insieme ai sindacati, di garantire almeno sei mesi di cassa integrazione o farsi promotore verso il Governo, affinchè riveda la sua decisione. Intanto c’è tanta preoccupazione per le famiglie degli operai della nota azienda tessile. “Tutto quello che l’ITN poteva fare, l’ha fatto” ha concluso Nardelli.