“Siamo comparse in un film di qualcun altro”.
La mattina del 16 gennaio gli abitanti di via Mazzini a Martina Franca si sono svegliati e hanno scoperto di essere rimasti imprigionati. Alcuni operai, che in seguito si è scoperto essere di una compagnia del gas, avevano transennato un pezzo di strada impedendo, di fatto, l’accesso alle auto da via Mazzini a via Savonarola, entrambe le strade frequentate e abitate. I lavori, per quanto legittimi, non erano stati preventivamente segnalati e chi aveva da svolgere commissioni ha dovuto rimandare. Questo non è il primo episodio a cui si assiste di arbitrarie e inaspettate chiusure di strada, lavori improvvisati, in un luogo dove sostanzialmente ognuno fa quello che vuole. Il 17 mattina, a causa della chiusura della strada, ad alcuni abitanti di via Savonarola non è stata ritirata la frazione di differenziata del giorno.
Come Comitato vogliamo attirare l’attenzione su come gli abitanti del quartiere si sentono trattati, non meritevoli di essere avvisati qualora ci siano lavori, costretti a pagarsi da soli gli interventi urgenti fognari, spesso costretti a vivere in vicoli dove la luce pubblica è da tempo fulminata. Il centro storico di Martina Franca, scenografia di tutti gli eventi, fiore all’occhiello di ogni amministratore, non è solo la facciata della Basilica o il balcone barocco e i cittadini che vi abitano, grazie al cui lavoro si tiene pulito e ordinato, ma sono famiglie con bambini o anziani, sono lavoratori e pensionati, giovani coppie e invalidi. Nessuna politica è stata finora messa in campo per migliorare la qualità della vita, salvo designare addirittura un Assessorato al Centro Storico il cui lavoro, attualmente, ci sfugge. Forse siamo solo comparse nel film di qualcun altro?