L’assessore regionale Nicastro risponde alla richiesta di dimissioni giunta dalla segreteria nazionale dell’IDV, partito con il quale era stato eletto alla regione Puglia.

Grana politica per l’assessore regionale Lorenzo Nicasto, uno dei 53 destinatari nel delle richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla Procura di Taranto nell’inchiesta Ilva. Quella per l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, in particolare, apre un caso nell’Italia dei Valori, partito nel quale Nicastro e’ stato eletto. Vincenzo Pisanello, responsabile nazionale dell’organizzazione dell’Idv, ha infatti chiesto le dimissioni di Nicastro, al quale la Procura contesta il reato di favoreggiamento nei confronti del governatore regionale Nichi Vendola, accusato invece di concussione aggravata per aver esercitato pressioni sull’Arpa, l’Agenzia per l’ambiente della Regione Puglia. “A chi oggi chiede le mie dimissioni – dice Nicastro che risponde a Pisanello senza pero’ citarlo direttamente – faccio una domanda: la posizione di Italia dei Valori e’ valida per tutti i suoi rappresentanti istituzionali o in Puglia valgono regole diverse rispetto, ad esempio, alla Sardegna? La risposta a questa domanda potrebbe chiarire molti dubbi nella storia recente del partito, a cui peraltro non sono iscritto, e con il quale mi sono candidato da indipendente. Rispetto al mio ruolo di assessore, alla mia carica di consigliere regionale eletto probabilmente contro le previsioni e i desiderata di molti, piaccia o non piaccia io rappresento il progetto Idv che, all’epoca, mi ha descritto Antonio Di Pietro. Se qualcosa nel frattempo e’ cambiato – conclude Nicastro – ne prendo atto ma ogni scelta conseguente, esclusivamente rispetto al mio ruolo di capogruppo Idv in consiglio regionale, spetta solo a me e mi prendero’ il tempo che serve”. E a proposito delle dichiarazioni fatte da Pisanello relativamente alle dimissioni, Nicastro dice: “Se dovesse essere la linea ufficiale del partito nelle cui liste sono stato eletto, l’amara riflessione sulla mia scelta sarebbe confermata. Concedo al responsabile organizzativo nazionale del partito l’attenuante della gioventu’ e dell’essersi avventurato su sentieri impervii per compiacere qualcuno”

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