Un contributo di 400 euro annuo per ogni cane adottato da corrispondere in favore di persone o associazioni iscritte all’albo regionale, che adotteranno gli amici a quattro zampe dal canile. E’ quanto reso noto in un comunicato dell’Amministrazione comunale, per contrastare l’emergenza del randagismo canino. Le adozioni potranno essere fatte previa compilazione di apposito modello, ritirabile presso l’Ufficio Ambiente o scaricabile dal sito del Comune di Martina Franca alla sezione “Bandi di Gara e Avvisi Pubblici”.
L’Ufficio Ambiente istruirà le domande pervenute entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta al protocollo comunale con successiva comunicazione all’ASL Servizi Veterinari e all’adottante. Le domande di adozione saranno istruite ed evase in ordine cronologico fino alla capienza delle somme a tal proposito stanziate (20 mila euro). Dietro comunicazione da parte della ASL del perfezionamento dell’affido, verrà riconosciuto il contributo che il primo anno sarà elargito in due rate: la prima dopo mesi sei dall’adozione, la seconda dopo dodici mesi dalla stessa. La liquidazione della seconda tranche di contributo e dei contributi per le annualità successive, che saranno liquidate fino a vita del cane, sono assegnate previa verifica, da parte della Polizia Municipale o da parte di associazioni animaliste regolarmente convenzionate con il Comune, delle condizioni ottimali di mantenimento dell’animale. E’ consentita l’adozione dei cani regolarmente microchippati a persone per un numero massimo di due; non è previsto, invece, alcun limite se a procedere all’adozione sono le associazioni animaliste.
“Si tratta di una misura importante per contrastare il fenomeno del randagismo canino –dichiara l’assessore all’Ambiente, Stefano Coletta – che consentirà l’adozione di cinquanta cani dal canile comunale, andando incontro così a due diverse esigenze: da un lato una esigenza di carattere prettamente di pubblica sicurezza; dall’altro garantire una esistenza dignitosa anche al povero animale, vittima troppo spesso dell’abbandono e dell’inciviltà umana. Purtroppo le leggi regionali impediscono ai Comuni di poter ricoverare i cani randagi in strutture extra-provinciali. E per quei Comuni che già a fatica sostengono le spese per mantenere il canile sanitario e il canile rifugio, è davvero difficile fronteggiare l’emergenza. Per questo abbiamo messo in campo una serie di azioni, che ci permette di essere uno dei Comuni più attivi nella lotta al randagismo canino.Questo provvedimento si aggiunge alla sterilizzazione in corso dei cani randagi presenti nella nostra città, al contributo, ancora valido, per la sterilizzazione di cani padronali, alle misure prese per recuperare la struttura comunale in contrada Paglieroni. Abbiamo creato un blog, dove i cittadini, magari anche non martinesi, potranno ammirare la bellezza dei nostri piccoli amici a 4 zampe presenti nel canile comunale.Il link è www.uncaneperamico.wordpress.com”.