È stata Inviata ai sindaci del territorio e alla Cabina di Regia che ha redatto il nuovo PPTR della Regione Puglia una nota contenente le proposte di rettifica, integrazioni e chiarimenti in merito ad alcuni contenuti del nuovo Piano. È l’iniziativa intrapresa dal Consigliere regionale Francesco Laddomada (segretario componente della V^ Commissione regionale – Assetto del Territorio, Urbanistica e LLPP), al termine dei numerosi incontri e dibattiti che si sono svolti nelle ultime settimane e che hanno coinvolto Istituzioni locali, Ordini professionali, l’Assessore regionale Angela Barbanente e i tecnici della regione. “Questa nota – afferma Laddomada – è il frutto degli incontri che nelle settimane scorse ha animato il dibattito, non solo politico, in merito ai contenuti del nuovo PPTR. Gli incontri, avuti su tutto il territorio provinciale e non, sono serviti a far emergere alcune incongruenze negli elaborati del Piano non confacenti alle realtà territoriali, ed alcune legittime esigenze provenienti dalle comunità locali. Sotto questo aspetto vanno ringraziati i vari Ordini professionali e quelle Istituzioni locali che hanno attivato percorsi di conoscenza e di approfondimento su un tema così importante che avrà effetti determinanti per la nostra Regione sotto una molteplicità di aspetti. Benché ci sono delle perplessità sulla effettiva validità della proroga data dalla Giunta regionale per le eventuali osservazioni, un elemento che sarà valutato nelle sedi opportune, ho ritenuto opportuno comunque inviare questa nota, auspicando che le competenti autorità regionali ne tengano conto, considerato che le osservazioni e le considerazioni fatte riguardano alcuni aspetti che, non solo a mio parere, non sono stati tenuti in debita considerazione. Aspetti che riguardano in particolar modo il nostro patrimonio storico – artistico – culturale (Trulli, Cummerse, Masserie, Pagliai, Neviere ecc). Inoltre credo che, per quanto condivisibile il fine che il nuovo PPTR si prefigge, vadano comunque fatti salvi eventuali diritti acquisiti, ovviamente nel rispetto dei vincoli stabiliti dal PUTT, e soprattutto vanno riconsiderate alcune incongruenze presenti nelle ortofoto del Piano rispetto, come già accennato, alle realtà locali. Certo sarebbe stato opportuno, e lo dico da avvocato, che tutti i soggetti coinvolti in questo percorso avessero inviato le osservazioni entro il 6 ottobre. Bene ha fatto in questa direzione il Sindaco di Martina Franca, Ancona, ad avviare con solerzia e determinazione, con i comuni viciniori un percorso virtuoso, che ha consentito dopo un intenso lavoro di concertazione e di confronto, di inviare le osservazioni entro la data prevista dalla norma. L’auspicio è che anche quelle arrivate oltre questo termine non vengano messe a rischio da eventuali impugnazioni di natura giuridico – procedurale.”