La tragedia si è consumata nel pomeriggio di ieri a Savelletri. Un ragazzo di 17 anni, Scipione Barnaba, originario di Martina Franca ma residente a Taranto da anni, è affogato durante una immersione. Scipione appassionato di pesca subacquea, non era novello e nel pomeriggio di ieri come tante altre volte, mentre era in barca con suo padre, si è immerso in apnea. Dopo poco è stato proprio il padre a dare l’allarme non vedendolo risalire. Scattate le ricerche Scipione è stato ritrovato adagiato sul fondo a circa un chilometro dal porto di Savelletri, pare incastrato sotto un lastrone di roccia.
Il ritrovamento è avvenuto per opera di un appassionato subacqueo, Alberico, contattato dal comandante della Delegazione di Spiaggia della Capitaneria di Porto di Savelletri, Roberto Cisternino. Intervenuti i militari della Capitaneria di porto di Savelletri e di Brindisi.
Il corpo del giovane è stato quindi liberato e fatto riemergere sistemandolo a bordo dell’imbarcazione del padre che si è diretto verso la riva. Qui ad aspettarli lo staff dei medici del 118 che hanno praticato un lungo massaggio cardiaco, cercando in tutti i modi di rianimare Scipione, ma dopo diversi tentativi non hanno potuto che decretarne il decesso. Scipione Barnaba era un esperto sub, tantissime le sue gesta riportate sulla sua pagina personale, conosceva i segreti del mare, ma a tradirlo è stata, secondo il parere dei medici, una sincope anossica -svenimento causato dalla mancanza di sufficiente ossigeno nei tessuti e nel sangue.
Scipione giovane liceale dell’Archita di Taranto è pianto dalla famiglia e dai numerosissimi amici che oggi si stringono alla famiglia. Molto legato al mare il ragazzo adorava anche la Selva di Fasano la cui chiesa, Maria SS Addolorata Trullo del Signore, accoglierà il corpo di Scipione per i funerali che si terranno questo pomeriggio alle ore 16.00.
L’intera popolazione di Martina Franca si stringe in un caloroso abbraccio alla famiglia Barnaba e il nostro saluto, sincero, sentito, ad un ragazzo che da sempre, sin da piccolo, aveva negli occhi un immenso amore per la vita.
Evelina Romanelli