Uno dei riti locali più tradizionali, nel rito pasquale, non è religioso. Si tratta dell'”uccisione” della quarantana, la vecchia costruita con un manico di scopa e un’arancia, rivestita di stracci, che per l’intero periodo quaresimale ha campeggiato a mezz’aria.
Di queste bambole sospese ad alcuni metri da terra, e tenute lì attraverso un filo da un muro all’altro, se ne vedono numerose, nel centro storico essenzialmente e nell’agro. La quarantana simboleggia le ristrettezze della quaresima e il sabato santo, di pomeriggio, viene tirata giù e “uccisa” a colpi di fucile. Poi chi partecipa a questo rito mangia, soprattutto carne e altri cibi che nel periodo quaresimale sono stati tabù.
(foto: fonte lamiasettimanasanta.com)