Qui lo scherzo di Carnevale non c’entra niente. C’è da vergognarsi perché decoro urbano significa anche non imbrattare i muri della propria città. Evidentemente l’inciviltà regna sovrana anche a Martina Franca, la città del Festival e del Barocco. Stamattina in Piazza Maria Immacolata ci si è svegliati con questa sorpresa, scritte improponibili su palazzi storici (vedi foto) e sulla pavimentazione tipica del centro storico. Uno scempio che vanifica la bellezza della nostra città e che non può assolutamente passare inosservato. A perdere in termini di estetica tutti noi. Il reato di deturpamento e imbrattamento (art. 639 c.p) è punibile con una multa da 300 euro a 3000 euro ed anche con la reclusione da tre mesi ad un anno se il reato è commesso su cose di interesse storico o artistico (come monumenti, statue, chiese, edifici scolastici, ecc.). Qui ci sono tutti i presupposti. Questo tipo di atteggiamento deturpa l’immagine della città e penalizza l’intera collettività. Denunciare è la parola d’ordine per disincentivare tali comportamenti privi di rispetto per chi a Martina ci vive con piacere ed orgoglio.
Sandro Corbascio