Incontro-show di Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino. L’assessore Scialpi “messo in mezzo” simpaticante da un Emilio scatenato.
Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino, attori entrambi pugliesi, un paio d’ore prima di andare in scena con “due di noi”, rappresentazione teatrale con la regia del martinese Leo Muscato, hanno visitato le sale nobili del palazzo ducale, così come era accaduto per tutti gli altri protagonisti della stagione teatrale in corso. E poi, al posto della consueta conferenza-incontro con stampa e cittadini, sono stati invitati dall’assessore alla cultura Scialpi a portare un saluto in sala consiliare, dov’era in corso la presentazione del libro “Google Marketing” di Daniele Salamina, iniziativa promossa dal’ITIS Majorana, in occasione del III raduno annuale degli ex studenti, in collaborazione con il Comune di Martina Franca – Assessorato alle Attività Culturali e il Presidio del libro. Il motivo di questo “blitz”? Il regista Leo Muscato è stato alunno proprio di quella scuola, e l’occasione è sembrata propizia per un saluto veloce. Emilio Solfrizzi e la stessa Lunetta Savino hanno puntato tutto sull’orgoglio di essere pugliesi. “Le compagnie turistiche americane considerano la Puglia un delle cinque regioni al mondo che vanno visitate almeno una volta nella vita” ha sottolineato il popolare attore, partito dalla Puglia poco prima che ci fosse il boom turistico e cinematografico di questa nostra terra. Ricordando gli anni novanta e il suo “Teledurazzo”, quando su Tele Norba lo sbarco degli albanesi sulle terre pugliesi era il pretesto per fare ironia, perché a livello nazionale ci si accorgeva della Puglia grazie proprio a questi eventi, adesso si parla della nostra terra in altri termini. “La Puglia è sempre più apprezzata e oggi merita un Oscar per le sue bellezze, per l’accoglienza rispetto al diverso e per quella luce straordinaria che l’ha resa la meta prescelta di molti registi”, ha aggiunto Solfrizzi, dichiarandosi felice anche del fatto che si stiano valorizzando pugliesi di valore: artisti, registi, scrittori ed attori. “Orgoglioso di questa mia terra, orgoglioso di essere pugliese”, ha concluso, prima di dar vita a un divertente siparietto con l’Assessore Scialpi, diventato suo malgrado spalla dell’Emilio comico. Nel ritirare la pergamena con l’editto di Filippo d’Angiò Solfrizzi ha commentato: “una cosa più nuova no, eh?”, suscitando ovviamente l’ilarità di ragazzi e presenti, e “dolendosi” del fatto di non conoscere il latino. Alla fine, ha congedato l’assessore dicendo “bè, poteva essere un buon professore, coraggio”.

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