Di seguito un comunicato diffuso da Leo Cassano, componente del direttivo locale Pdl:
“E parlate ancora“. Potremmo fermarci a commentare questa sola affermazione, per riscontrare quella congerie di rancorose, acide, deliranti, affermazioni contenute nell’ennesima nota stampa del Partito Democratico (non stiamo qui ora a chiederci quale dei tanti Partiti Democratici! non ci interessa più di tanto ma, soprattutto, non interessa ai martinesi). Noi parliamo e come! Fin quando ci saremo noi a difendere la libertà, tutti potranno parlare, perfino chi ha ben poco da dire se non invadere le redazioni con insulti, mistificazioni, bugie. Se volessimo entrare nel merito delle farneticanti esternazioni del PD sull’ospedale di Martina Franca, non sapremmo da dove iniziare e con quale ordine, vista la grande confusione che, nella foga di dare sfogo al proprio istinto antropofago nei confronti degli avversari politici, che la sinistra ha nel suo Dna, è stata fatta. Sono state messe insieme tante situazioni, fatti, epoche, senza alcuna logica e senza alcuna indicazione politica degna di questo nome. Ci limitiamo a chiarire due aspetti fondamentali della discussione, con l’intento di sgombrare il campo da ogni residuo dubbio. Innanzitutto parliamo di metodo; non possiamo certo ricevere lezioni dal PD su come si realizzi un libero confronto di idee. Abbiamo da sempre ricercato confronto e condivisione di un percorso comune, rispetto ai problemi della sanità in generale e dell’ospedale di Martina Franca in particolare. La risposta è stata il monologo dell’assessore Attolini e una serie di proclami a mezzo stampa. Abbiamo anche provato a sollecitare iniziative comuni. Inviti puntualmente ignorati. Ora si viene a dire che tutto il male viene dalle amministrazioni di destra e tutto il bene da Vendola e dai suoi sodali. Come se negli ultimi otto anni la regione non sia stata governata dalla sinistra! (ed evitiamo di parlare delle questioni giudiziarie, distinguendoci per stile!). Bene, si portino i fatti allora. Si faccia un confronto pubblico, si invitino i medici, gli infermieri, le associazioni di ammalati, si espongano i dati. Noi siamo pronti al confronto. Se stiamo alla realtà dei fatti dobbiamo tutti prendere atto che l’ospedale di Martina, che la sinistra ha più volte garantito, con tanto di conferenze stampa e promesse elettorali, sarebbe stato sostituito da un nuovo polo di eccellenza costruito ex novo in zona Pergolo (ora previsto invece tra Monopoli e Fasano!), è destinato a rimanere una struttura di secondo livello. Poi si potrà anche mettere il belletto, ma ciò che serve sono i servizi non i rubinetti d’oro! Comprare nuove attrezzature per tenerle ferme è solo un ulteriore spreco di risorse! Non interessa avere strutture a cinque stelle sotto il profilo alberghiero, ma servizi, servizi, servizi! E i servizi sanitari in questi ultimi anni sono stati tagliati in modo verticale insieme a tanti ospedali della provincia ionica. Per un attimo si provi a togliere le vesti ideologiche (è un ragionamento per assurdo ovviamente, atteso che ciò è strutturalmente impossibile per qualcuno) e si dica cosa si intenda fare per garantire ai Pugliesi e ai martinesi il diritto alla salute che ormai è diventato un optional. Basta con l’arroganza e la dietrologia!
Già letta ieri.