Di seguito un comunicato diffuso dal consigliere regionale Antonio Martucci:
“Siamo soddisfatti dell’incontro di ieri, ma la nostra guardia resta alta”; è il commento del Consigliere Regionale Antonio Martucci anche membro della III Commissione che si occupa proprio di Assistenza Sanitaria e Servizi Sociali.
Ieri il Direttore Sanitario della Asl di Taranto, Vito Fabrizio Scattaglia, è intervenuto nel corso di un’assemblea pubblica aperta a Palazzo Ducale a Martina Franca organizzata dall’Amministrazione comunale, fornendo rassicurazioni sul futuro dell’ospedale.
“Credo – dice Martucci – che Taranto e la sua provincia meriti molto di più in termini di attenzione da parte dell’assessorato alla Sanità. È quello che sto mettendo in risalto in III Commissione ed è semplicemente quello che avrei voluto dire all’Assessore Elena Gentile, se solo avesse accettato l’ìnvito a fare visita al nosocomio martinese. Ma all’Assessore Gentile avrei voluto anche chiedere come mai per la provincia di Foggia la Regione sta mettendo in atto una serie di politiche di valorizzazione dei presidi sanitari e invece a Taranto siamo costantemente penalizzati sia in termini di risorse che di strutture, ma anche di personale. A Taranto – dice Martucci – il nostro personale in servizio risulta sottodimensionato di 2 mila unità. In consiglio Regionale continuerò, assieme ai colleghi del gruppo MeP, a mantenere alti i livelli di attenzione nei confronti dei temi della Sanità, affinchè ad ogni cittadino della nostra Regione venga riconosciuto il medesimo trattamento sanitario in termini di qualità e di servizi, fermo restando la necessità di un miglioramento complessivo per l’intera gestione sanitaria pugliese. Circa l’80% delle risorse gestite dal bilancio regionale – dice ancora Martucci – si riferiscono alla gestione della Sanità, quindi se il governo regionale fallisce sulla gestione di quelle risorse, fallisce completamente nel suo mandato e nel rispetto cittadino, come paziente prima, ma anche come elettore, in quanto titolare della delega di rappresentanza istituzionale che noi rappresentiamo in Regione”.
Il Consigliere Regionale Antonio Martucci legge positivamente le manifestazioni delle associazioni e della società civile, a patto che restino lontane dalla strumentalizzazione politica.
“Ho firmato anche io la petizione popolare a difesa dell’ospedale perché ritengo prioritario il disagio manifestato da quei cittadini che si sono fatti portavoce della società civile a nome del territorio che rappresento in Regione. Sono queste forme di partecipazione attiva alla vita politica che legittimano ulteriormente il nostro operato istituzionale”.
Ma Martucci pone anche una riflessione in merito alle domande che lo stesso Direttore Scattaglia ha posto genericamente ad alcuni rappresentanti del mondo della politica: “Che fine ha fatto il progetto per il nuovo ospedale a Martina? E come mai in territorio di Monopoli-Fasano si realizzerà un nuovo presidio ospedaliero che inizialmente si sarebbe dovuto chiamare addirittura della “Valle d’Itria”? Sono le domande che mi pongo anch’io – dice Martucci – sarebbe ora di iniziare a giocare tutti a carte scoperte, a cominciare dai miei colleghi consiglieri”.
Così va meglio
Opposizione alla regione, maggioranza in città. Stessa area di appartenenza(!?!!). Evviva la coerenza
Grazie per il suo intervento. Ricordiamoci, tutti, che un eletto rappresenta il popolo e non un partito. Può non piacere, ma la cosa da lei descritta è possibile e dunque non c’è niente di strano. (agostino quero)
Caro Quero se avessero dato l’assessorato a Canonico, l’intervento di Martucci avrebbe un contenuto diverso! Non scherziamo con l’intelligenza del POPOLO.
Grazie per il suo intervento. Le dico, senza essere un tifoso di Martucci, che a Martina Franca, in sede di riunione di maggioranza sula questione-Tares, uno dei due a rimarcare che bisogna vederci chiaro, perché non gli tornano i conti, è stato lui. Non mi sembra un ragionamento dettato dalla convenienza. Su altre cose posso darle ragione. Ma rimaniamo ai princìpi: l’eletto non deve rispondere ad altri che al popolo. Punto. Poi non si fa, ed ha ragione lei: ma il principio è quello. (agostino quero)
Bravo onorevole, continua cosi’ perché non e’giusto che i nostri pazienti ogni volta devono essere sballottati per gli interessi di pochi senza scrupoli.
Senatore, non è un onorevole…