Nei giorni scorsi il forum delle associazioni per la tutela del territorio, con un documento a firma di Marinella Marescotti, aveva attaccato le iniziativeche si ritenevano di attacco, e non di tutela, del parco delle gravine. Riferimento specifico al consigliere regionale Donato Pentassuglia. Che ora risponde, con la lettera che pubblichiamo di seguito, a Marinella Marescotti:
Leggo con stupore la sua nota disarticolata e con affermazioni del tutto gratuite, infondate e false, che ledono la mia prerogativa e dignità di Consigliere regionale, nonché la mia pazienza nel sopportare (solo per rispetto al ruolo di Presidente garante di una commissione) le angherie, le falsità, le mistificazioni, gli attacchi “gratuiti” e privi di merito, fatte gratuitamente e senza conoscere realmente di cosa si è discusso durante i lavori del convegno della ANLC svoltosi domenica scorsa a Martina Franca .
Spiace contraddirla e dimostrare che ha preso una “spiacevole” cantonata, che vedo tra l’altro mutuata anche da altri che al par suo non si sono mai confrontati.
Se avesse partecipato all’incontro, o avesse letto la locandina d’invito (che le allego alla presente in copia), o ancora meglio “se si fosse fatta aggiornare sui temi trattati” dal convegno ( 2° in 20 giorni a Martina Franca) non avrebbe offeso e leso gratuitamente per l’ennesima volta l’impegno a favore del territorio, del Parco e della mediazione degli interessi in campo.
Per fortuna, ufficialmente, agli atti degli uffici e della Regione, sono depositati il lavoro fatto e le considerazioni dell’assessore Barbanente sul tema.
Il mio intervento ha riguardato la storia della riperimetrazione fatta con l.r. 6/2011, le criticità che permangono sulla tabellazione pur prevista dall’art. 1 della l.r. del 18/2005, ed i tentativi fatti per impegnare e spendere le esigue risorse messe a disposizione.
Proprio su questo tema ci viene chiesto ascolto e di risolvere ove possibile le criticità, perché le denunce penali, i contenziosi legali con i sequestri non sono una cosa normale, e purtroppo rimane molto libero arbitrio.
Ho rimarcato la criticità del voler fare cassa da parte di alcuni accertatori che multano le auto in sosta sulle strade, e nei tratturi, parcheggiate al solo fine di andare a fare due passi a piedi (magari dietro prescrizione medica per patologia) o a raccogliere asparagi o cicorielle.
Ho attaccato pesantemente la Provincia sulle inadempienze diverse e spiegato cosa non è stato fatto seppur previsto dalle stesse leggi in vigore, oltre a relazionare sull’incontro svoltosi circa due mesi fa relativamente alla tabellazione con il funzionario della Provincia e l’assessore Mancarelli, e sulle cose già segnalate e sollecitate per la propria competenza all’assessore provinciale Scalera.
E’ un film già visto diverse volte per quanto mi riguarda. Stesso atteggiamento utilizzato attaccandomi e criticandomi su internet per il mio emendamento chiamato vigliaccamente ed artatamente “ammazza Parco”, mai impugnato, e che è servito però a fare smuovere dall’immobilismo di cinque anni d’attesa facendo presentare il nuovo disegno di legge alla Giunta. Stesso immobilismo non vissuto per le modifiche e riduzioni di area per altri Parchi della Puglia portate velocemente ed approvate ancor più velocemente, tenendo insieme la concertazione e condivisione di tutti.
Molti dubbi iniziano a sorgermi.
Come mai, anziché apprezzare il lavoro fatto sui diversi temi ambientali e di difesa del territorio e del paesaggio continuate ad attaccare il “nulla” e falsamente?
Come mai non avete appoggiato la mia battaglia e denuncia sull’uso incontrollato di fitofarmaci e di veleni diserbanti in agricoltura senza controllo e senza alcuna verifica delle conseguenze per le persone, per gli alimenti e per gli animali che vivono il nostro habitat?
Come mai non supportate la mia azione a favore della tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti di qualità, con adozione del disciplinare del marchio qualità di Puglia che, unitamente al Parco, possono dare quel quid in più alle nostre eccellenze?
Come mai non è stato evitato alcuno scontro sulla percezione del Parco, costruito impropriamente e vergognosamente, nato male e vissuto pochissimo e malissimo. Eppure utilissimo ed importantissimo per il nostro territorio (come dimostrano alcune belle azioni dei Comuni più virtuosi ed attenti).
Come mai non avete compreso il disagio e le vessazioni per le multe ad uso “cassa sicura” per i verbali fatti a cittadini e fruitori dell’area Parco per aver solo parcheggiato (e non parlo di cacciatori) su strade e tratturi?
Come mai non avete apprezzato il lavoro fatto a favore delle associazioni di volontariato per garantire il servizio AIB (ant’incendio boschivo)?
Come mai non avete supportato le mie richieste di ampliare di 3 squadre omogenee il servizio AIB vista la consistenza territoriale dei nostri parchi e la carenza di squadre di pronto intervento?
Come mai non avete proferito parole circa i danni alla Pineta Regina e alla diversa dislocazione del personale AIB su cui ho fatto una apposita denuncia a salvaguardia della Pineta, del territorio di Castellaneta – Ginosa?
Come mai non apprezzate e collaborate consequenzialmente ad una strategia di tutela, valorizzazione e pulizia delle aree boscate, delle gravine in condivisione con le associazioni venatorie e agricole, anche per un nuovo approccio culturale?
Come mai non sollecitate il rispetto della norma che obbliga a pulire le aree pubbliche e private entro il 15 giugno di ogni anno, per prevenire incendi ed incuria?
Come mai, rispetto allo stesso tema e alla criticità poste dal convegno di venti giorni fa a Martina Franca da altra associazione venatoria, non avete proferito parola?
Come mai non avete proferito parola sull’immane lavoro fatto per arrivare alla riperimetrazione 2011 di cui ne ha dato atto solo l’Assessore Barbanente e sulle mancate adempienze di ciò che è stato sancito per legge?
Come mai non sono stato supportato sull’azione forte e veemente contro la Provincia di Taranto per la mancata tabellazione dei diversi Istituti previsti per legge del Piano Faunistico Regionale (che è praticamente impossibile oltre che dispendioso fare) e per non avere certezza di diritto, oltre alla vergognosa esposizione e rappresentazione ancora ad oggi, dei dati diversi riportati sui diversi siti del parco e della Provincia?
Come mai non avete proferito parola e appoggiato la mia battaglia per il marchio di qualità del Parco per i prodotti della filiera agro alimentare?
Perché nessuna parola sull’uso del reimpianto di alberi e piante utili all’ambiente, specie per progetti speciali come con la Università?
Cosa ha detto sulle risorse esigue da destinare al rilancio del Parco e mai rese esigibili e fruibili dagli uffici regionali e provinciali?
E’ vero, che per vostra cultura siete i depositari delle verità assolute, ma penso che sia inopportuno continuare a sottolineare comportamenti e atti solo se utili al momento.
I problemi esistono e vanno affrontati e la politica deve farsene carico.
E’mio costume e rispetto ascoltare i portatori di interesse, legalmente riconosciuti e nel rispetto delle leggi, e fare in modo che la politica coniughi gli interessi generali.
Spiace aver letto la sua nota, proprio questa notte al ritorno da Roma e dopo un tour de force a favore del recupero di dignità del nostro territorio.
Il parco è utile ed è giusto che ci sia, però basta con la demagogia ed i populismi.
Ho trovato e ricevuto rispetto dai cacciatori e dagli agricoltori. Non vedo i motivi di questa avversione e disconoscimento di ruolo e lavoro fatto nel rispetto delle regole e degli interessi generali.
Continuamente mortificato da esternazioni gratuite ed infondate, ancora peggiori perché non direttamente contestate a me, ma lette solo da note inviate a diversi soggetti a cui invece si potrebbe, data anche la sensibilità, chiedere conto del mancato adempimento di quanto previsto dalla legge istitutiva e da ogni azione pur concertata e condivisa per far “vivere” il Parco e le attività ad esso collegate.
Come ho già dimostrato su altri temi, io non abdico al mio ruolo e alla mia prerogativa sancita dalla legge, seppur muovendomi come mio solito nel rispetto umano delle persone e del ruolo che riconosco alla concertazione e condivisione dei diversi temi e problemi che impattano con la vita delle persone-cittadini, anche rappresentate da Comitati, Associazioni, Sindacati o altro. Strano e peccato che proprio voi non avete voluto alcun confronto e non avete apprezzato l’immane lavoro fatto.
Ultime considerazioni.
La presentazione del progetto di ricerca scientifica sulla beccaccia, già fatta in provincia di Lecce, è stata la occasione per dimostrare come solo uno studio scientifico e per specie può consentire una discussione di merito sulle linee guida dell’ISPRA sui temi che inevitabilmente e obbligatoriamente come previsto dalla legge in vigore deve trattare la Regione Puglia nel proprio Piano Faunistico obbligatorio e nella redigenda VAS.
E le assicuro che non si è parlato di caccia nel Parco. Anche perché illegale e anacronistica. A differenza proprio di ciò che ha artatamente lamentato.
Devo dire, che ho apprezzato il nuovo approccio culturale ed i contenuti rispettosi della legge nazionale e comunitaria, per un confronto che nei vari Comitati dovranno necessariamente confrontarsi.
Dimostrazione ulteriore che, se solo rispettassimo le persone ed i ruoli, nonché le idee anche degli altri e la memoria dei fatti (non solo quando ci conviene), condivideremmo molte più cose e saremmo molto più concreti.
Comunque, Le chiedo gentilmente di non continuare su questa vergognosa strada.
Ed evito ogni riferimento alla differenza di trattamento e di appoggio agli altri Parchi della Puglia.
Sarebbe utile ed opportuno, qualora come Comitato ne sentisse l’esigenza, di chiedere un confronto sul merito delle questioni invitandomi direttamente. Ne sarò lieto ed onorato di potermi confrontare e conoscere i diversi aspetti delle diverse questioni.
Alla rappresentanza politica che legge per conoscenza, la richiesta ufficiale di essere invitato ad eventuali incontri richiesti e richiamati dalla nota della Sig.ra Marescotti, perché così potrà conoscere il lavoro fatto ed i temi su cui concentrare l’attenzione, senza ulteriori offese e denigrazioni gratuite della dignità di chi lavora e ci mette la faccia, a tutela degli interessi generali e non di parte, nell’esercizio tra l’altro delle funzioni e prerogative riconosciute dalla legge.
Mi è gradita l’occasione per salutarla cordialmente.
Bravo Pentassuglia.!!!!!! Finalmente.
Un’ultima domanda alla sig.ra Marescotti: come mai non è intervenuta per fermare la “mutilazione” deigli alberi in Villa Garbaldi?
Risponda adesso o mai più.