Si inaugura domani, sabato 15 dicembre, alle ore 18.00, presso Palazzo Ducale, per poi proseguire fino al prossimo 6 gennaio, il programma d’arte “Onda Libera”, un insieme di iniziative culturali a cura dell’associazione Dragare e dei Laboratori Urbani di Arte Franca, col patrocinio del Comune di Martina Franca, Assessorato alla Cultura, Turismo e Servizi Sociali e della Regione Puglia.

Gli eventi, allestiti tra Palazzo Ducale, Casa Cappellari e l’ex Tennis Club di Villa Carmine, sono stati pensati e costituiti da più forme d’arte spesso intrecciate tra loro o frutto del ripensamento di materiali e ambiti insoliti, mirando a mettere in luce la trama infinita di corrispondenze che vanno oltre la realtà da noi percepita.

Primo appuntamento domani, con tre mostre tutte diverse nella loro essenza:  “Design ultrapoverissimo – un ponte tra arte e realtà” quella dedicata a Riccardo Dalisi, artista e designer internazionale che ha esposto oltreoceano e fondato la Global Tools, una filosofia architettonica che si basa sull’utilizzo di materiali poveri come ferro, latte, rame e ottone per le opere, un modo di fare arte e design che sostenga l’ambiente e l’uomo nei loro spazi. “Acque rigenerate” è invece il titolo della mostra fotografica in esposizione, a cura di Angelo Salvatore, impegnato in scatti nei fondali marini di Taranto, un ecosistema che, a dispetto dell’inquinamento delle acque, mantiene ancora in vita molte specie che si rigenerano e rigenerano l’habitat in cui vivono. “Per nessuno”  è invece un esperimento artistico condotto da Stefania Pellegrini sulla riproducibilità in serie, basato sul rifacimento di opere d’arte con materiali antichi, dismessi e riassemblati, in modo da conservare le energie del passato da cui provengono, un’idea di recupero sostenibile applicato da anni anche negli oggetti d’uso comune.

A partire da domenica 16 dicembre parte invece la mostra “RifiutArt”, ospitata presso i Laboratori Arte Franca siti in Casa Cappellari (via Orfanelli). L’esposizione accoglie tutta una serie di opere di artisti che hanno operato, tutti assieme nei sotterranei di un ex discoteca confiscata alla malavita ora a disposizione del Kismet di Bari, con materiali di rifiuto raccolti nelle discariche della città di Adelfia, creando 32 opere di grande impatto e fascino.

Lunedì 19 dicembre, alle 9.30 e alle 11.30, presso l’ex Tennis Club di Villa Carmine, andrà invece in scena lo spettacolo “Panta Rei. Niente si distrugge, tutto si trasforma”, una performance di Lucia Zotti che mette in luce le assurdità del nostro quotidiano attraverso una serie di mutevoli situazioni.

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