Mentre su Facebook (in primis sul gruppo “Vox Populi”) divampa la discussione sulla proposta di conferire a Roberto Saviano la cittadinanza onoraria di Martina Franca, il presidente di «Nuove Proposte», l’avvocato Elio Michele Greco, si inserisce nella discussione riguardante le onorificenze attribuite dall’Amministrazione a personalità che hanno portato alto il nome di Martina Franca in ogni ambito: artistico, giudirico, sportivo, eccetera.
Il Presidente di «Nuove Proposte» (al quale l’intera Redazione fa gli auguri per i suoi 85 anni appena compiuti, nda) scrive infatti una lettera aperta, nella quale parla dell’ormai scomparso premio «Patriae Decus»: “Il 4 febbraio 2008 l’Amministrazione comunale del tempo, in occasione del mio 80esimo compleanno, con gesto affettuoso ed inatteso mi annunziò il conferimento con apposita delibera del «Patriae Decus». Fu altresì predisposta una nuova targa muraria che comprendeva, oltre al mio nome, anche quelli di altri quattro cittadini insigniti dello stesso premio. All’epoca non fu possibile murare la targa nell’androne del Palazzo Ducale, perché erano in corso dei lavori di restauro. Da allora sono passati cinque anni e, malgrado gli impegni assunti, la targa non è stata murata: anzi pare si sia perduta la memoria della stessa iniziativa «Patriae Decus»”.
L’avv. Greco prosegue: “Beninteso non scrivo per fatto personale, anzi, sono disposto a rinunciare all’inserimento del mio nome qualora vi fossero perplessità al riguardo. Quello che mi preme sottolineare, invece, è l’opportunità di proseguire la lodevole iniziativa del conferimento del Patriae Decus anche in futuro”.
Qui forse è da leggere una risposta implicita proprio alla proposta di cittadinanza onoraria a Saviano (in questo caso negativa), visto che forse, secondo il Presidente, vi sarebbero personalità ben più meritevoli di ottenere un premio o un’onorificenza: “Nel corso degli ultimi anni molti nostri concittadini hanno dato lustro a Martina Franca, come ad esempio il matematico Vincenzo Ancona, il Presidente del Festival della Valle d’Itria Franco Punzi e, ancor di più, il ‘nuovo’ concittadino Cosimo Damiano Fonseca. Mi permetto ricordare che il «Patriae Decus», ispirato dal Professor Giuseppe Chiarelli, fu istituito negli anni Settanta dall’allora Assessore Comunale alla Cultura, il Prof. Martino Sante Liuzzi e che negli anni è diventato un Premio importante a livello nazionale ed internazionale con ricaduta notevole per la nostra città. In attesa di un cortese cenno di riscontro, nel ringraziare per l’attenzione, invio cordiali saluti”.
Insomma, il terreno delle onorificenze cittadine pare ancora molto sconnesso. Si attende che qualcuno se ne prenda cura, spianandolo e facendo chiarezza su un aspetto molto importante: quello di stabilire con chiarezza a chi conferire una riconoscenza per aver dato effettivo lustro alla città, e a chi no.
Carlo Carbotti