Sono ormai settimane che non c’è ombra di nuovi ingressi fra gli amministratori pubblici martinesi nell’elenco di coloro che hanno presentato le rispettive situazioni patrimoniali.
Dopo Vittorio Donnici, arrivato a sua volta con abbondante ritardo dai termini fissati dal segretario generale, non è accaduto più nulla. In ritardo, oltre a Donnici, hanno fatto inserire nel sito istituzionale internet del Comune di Martina Franca, vari altri esponenti dell’amministrazione. Solo in pochi, non più di cinque-sei, quelli che si trovano in fondo all’elenco, hanno rispettato anche i termini. E c’è in gioco, regolarmente, ancora, Magda Balsamo, consigliera comunale subentrata: ha tempo fino a metà settembre, lei.
Comunque sia, la dozzina di persone che hanno provveduto in ritardo, hanno comunque provveduto. Ma ce ne sono ancora 18 che hanno completamente snobbato l’obbligo di legge. E dire che il segretario generale, nella sua nota, richiamava anche le sanzioni per chi viola la regola: è il momento di procedere, visto che sono passati quasi due mesi dalla scadenza dei termini. E dire ancora che la situazione dei patrimoni online va nel link dell’amministrazione trasparente. Ma soltanto il sindaco, due assessori in carica, uno che non è più in carica (ed è il più in regola di tutti perché per primo ha adempiuto all’obbligo di legge) e dieci consiglieri, di cui uno solo dell’opposizione, hanno reso le rispettive dichiarazioni. Il presidente del consiglio comunale Donato Bufano, il vicesindaco Pasquale Lasorsa, gli assessori Lorenzo Basile, Stefano Coletta, Donatella Infante, Gianfranco Palmisano, i consiglieri comunali Piero Bello, Donatella Castellana, Giuseppe Cervellera, Giacomo Conserva, Romano Del Gaudio, Martino Gelsomino, Michele Marraffa, Antonio Martucci, Martino Miali, Michele Muschio Schiavone, Vito Pasculli e Pino Pulito, sono tutti fuori regola.
Di seguito l’elenco di coloro che hanno provveduto a rendere pubblica la situazione patrimoniale (fonte: sito istituzionale internet Comune di Martina Franca, ore 14):
Altro che trasparenza! Vergogna! Andate a casa!
tutti devono andare a casa?lasciamo quelli che della trasparenza ne hanno fatto un cavallo di battaglia,o no?