Sono sempre in pochi, ma qualcosa si è sbloccato. Un assessore, Stefano Coletta, e due consiglieri comunali, Giuseppe Cervellera e Martino Miali, si sono messi in regola oggi con la dichiarazione delle rispettive situazioni legate ai redditi, come prescrive la legge, con pubblicazione nel sito internet istituzionale del Comune di Martina Franca. Ci hanno messi due mesi dopo la scadenza del termine, ma almeno lo hanno fatto. Adesso si aspettano solo un’altra quindicina di persone (fra cui il presidente del consiglio comunale, il vicesindaco e due consiglieri che volevano fare il sindaco) e si aspettano soprattutto le sanzioni per chi snobba questo importante adempimento. Le sanzioni sono anch’esse imposte dalla legge.
Di seguito l’elenco di chi si è messo in regola (fonte sito internet istituzionale del Comune di Martina Franca):
madoooo è arrivato coletta!!! finalmente!! lo aspettavamo con ansia.
Dal link di Coletta, si apre la relativa pagina e si legge: “Documenti depositati all’Ufficio protocollo – Prot. n. 26400 del 3.9.2013”. Nei documenti allegati vi è il curriculum vitae. L’ufficio protocollo come ha potuto acquisire il curriculum il 03.09.2013 se lo stesso è datato 04 settembre 2013. Miracolo! Quale funzione svolge il protocollo? Una caricatura!
la fetecchia ci sta sempre
cara redazione credo la norma preveda che tutti i pubblici amministratori devono pubblicare il proprio stato patrimoniale e il loro curriculum vitae, appare strano che in quello dell’assessore Coletta le sue qualità sono rapportate a convegni in cui è stato relatore o partecipe che però si sono svolti quando gia ricopriva la carica…
cordialiatà
Se non vado errato mancano ancora 3 consiglieri di maggioranza (Del Gaudio, Martucci e un altro di cui non ricordo il nome) e 8 consiglieri di minoranza su 9 che sono complessivamente.
Quanto agli assessori dovrebbero mancare Infante, Palmisano, Basile e Lasorsa. Perchè il sindaco, che ha presentato già da tempo la sua scheda, non impone agli assessori inadempienti il rispetto di tale obbligo pena la revoca della delega? Anche perchè se tutti gli assessori e i consiglieri di mabggioranza ancora inadempienti ottemperassero a questo obbligo lascerebbero ai consiglieri di minoranza di destra (compresi quelli di idealista e i consiglieri-assessori ombra) il ruolo di persone insofferenti a qualsiasi regola.
Sig. Michele, chi mi conosce sa che non sono persona insofferente alle regole anzi, sarei capace di denunciare anche la persona a me piu cara se dovesse macchiarsi di una colpa. Se i consiglieri di minoranza, non ottemperano ad una normativa, sono cavoli loro e non della comunità. L’unico problema della comunità sta nel fatto che hanno eletto un rappresentante con scarso senso civico, dal quale non ci si aspetterebbe un comportamento del genere.
A riguardo poi del suo commento nella sua interezza, dove propone al sindaco di imporre l’adempimento ai rappresentanti di maggioranza, così rimarrebbero solo quelli di minoranza, Le assicuro che mia figlia di 4,5 anni, fa gli stessi ragionamenti quando con le amichette vuole escludere i maschietti. Ha presente quei ragionamenti puerili fatti dai bambini?
Dal momento che si sta parlando di un adempimento previsto dalla legge, a me interessa che, con qualsiasi mezzo, si ottemperi a questo obbligo. Se per conseguire lo scopo è necessaria la revoca delle deleghe ben venga. Lei, se non sbaglio, è assessore ombra e, secondo me, piuttosto che fare lo spiritoso sui miei interventi farebbe bene a sensibilizzare i consiglieri del suo schieramento ad ottemperare ad un obbligo di legge, dal momento che solo il 10% dei vostri consiglieri hanno assolto tale obbligo contro l’80% di quelli di maggioranza, E anzi, se non riuscisse ad ottenere questo risultato minimo farebbe bene a dimettersi. Infatti, come può pensare un domani, divenuto il vostro schieramento maggioranza, di essere ascoltato dai suoi consiglieri di riferimento se già adesso non dovessero seguirla su questi adempimenti minimi. Quanto a me, sto solo esigendo il rispetto delle regole e della legge dai consiglieri di maggioranza, non potendo pretendere nulla dai consiglieri di uno schieramento che ha difficoltà a sollevare dal ruolo di leader nazionale un pregiudicato. Anche a livello nazionale, pretendo dal mio schieramento che vengano cacciati tutti i pregiudicati e che a comporre le liste non ci siano i rinviati per bancarotta di banche, i condannati per associazione esterna alla mafia e alla camorra. Ovviamente, non posso entrare nelle scelte di altri schieramenti che sono liberi di servirsi di simile gentaglia. Se per Lei questo mio comportamento intransigente nel chiedere il rispetto della legalità è puerile è un suo problema.
sig. Michele, io non difendo un mancato adempimento di legge, anzi lo ritengo un comportamento incivile, di basso profilo civico, da parte di chiunque, si figuri da parte di un componente amministrativo o politico. Spero, come piu volte sollecitato dal dott. Quero, che si applichino le sanzioni e, senza essuno sconto. Spero anche, che i componenti di minoranza mi leggano, in modo che sappiano come la penso e, come la pensano tutti i componenti della giunta alternativa.
A riguardo dell’altro problema, io mi sarei sentito vile e meschino nel proporre ai consiglieri di minoranza di ottemperare all’obbligo di legge, cosi da far fare una brutta figura ai componenti di maggioranza. Difronte alla legge sono tutti uguali.
Per il resto, non le rispondo perchè non è mio costume offendere nessuno. buona giornata. Francesco Montanaro.
Ma come ancora non depositato le dichiarazioni i tutori della legalità Martucci e Lasorsa? Vicesindaco e consigliere regionale….
Ma, quando ha detto che i miei ragionamenti erano puerili non mi sembra che volesse farmi un complimento; così come quando dice che si sarebbe sentito vile e meschino nel dire ai suoi consiglieri di comportarsi in un certo modo per differenziarsi dagli altri. A livello nazionale mi sembra che Grillo,invitando i suoi deputati a restituire il finanziamento ai partiti così come tutti i partecipanti alle feste del Pd, chiedendo ai propri parlamentari di votare in maniera differente dal pdl sulla decadenza di berlusconi, stiano facendo esattamente quello che in ambito locale sto auspicando io. Ovvero, rimarcare le differenze dalla Pdl. Le faccio presente che ha commesso un errore quando ha detto che spera che i componenti di minoranza leggano questo suo intervento in modo da sapere come la pensano tutti i componenti della giunta alternativa. Infatti, deve sapere che anche un componente della giunta alternativa (Bello) è inadempiente nel pubblicare la propria posizione patrimoniale in quanto consigliere.
Questo senza voler offendere nessuno.
Sig. michele, Il dott. Bello componente della giunta alternativa, non è la stessa persona, ovvero l’Avv. Bello consigliere comunale. Le auguro buona giornata.