“Il lavoro è l’unico obiettivo che la classe politica deve porsi perché è il primo obiettivo che le persone si pongono ogni mattina. Qualsiasi altra alternativa al lavoro è fumo negli occhi, vuota propaganda, chiacchiere da spacciatori di promesse.
La situazione che in queste settimane vivono le decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori che attendono i pagamenti degli ammortizzatori sociali e il sistematico boicottaggio da parte dei principali candidati su argomenti così urgenti, così scottanti, devono suggerire ai cittadini riflessioni anche in vista delle elezioni.
Le istituzioni non possono sottrarsi dal prendere posizione rispetto a quanto sta accadendo di grave intorno a noi, ai nostri vicini, ai nostri amici, al nostro prossimo; e non è possibile tollerare che la sorte di decine di migliaia di persone, vittime già della crisi, sia compromessa dall’utilizzo strumentale degli ammortizzatori sociali. Il reddito, quindi il futuro, delle famiglie non può aspettare il risultato elettorale.
Per questi motivi, in un clima teso, di allarme sociale, ascoltare dichiarazioni fantasiose su soluzioni finanziarie e accordi con stati esteri per rimborsare le tasse, non solo indigna, per l’evidente impraticabilità della soluzione, ma offende, manca di rispetto, a tutti coloro (oltre diecimila nella sola provincia di Taranto) che hanno difficoltà a mettere da mangiare a tavola.
Le persone desiderano una nuova Politica, fatta da gente seria che riesca a programmare e pianificare il futuro dell’Italia; che riesca a dare a tutti certezze e garanzie lavorative, dove l’onere di una tassa non diventi più un dramma ma un contributo al benessere di tutti.
La gente vuole solo una Italia Giusta”.