E’ arrivata nelle scorse ore la sentenza definitiva da parte dell’organismo centrale del Partito Democratico sulla candidabilità alle primarie di Donato Pentassuglia, consigliere regionale martinese.
Il regolamento interno al partito, approvato dai membri e disponibile all’indirizzo web www.primarieparlamentaripd.it/regolamento.htm, recita all’articolo 4 le seguenti direttive che, alla dicitura b), impediscono a Pentassuglia la candidatura: “4. Non sono candidabili alle primarie coloro che:
a) si trovino nelle condizioni di cui all’art. 5 del Codice etico oppure non risultino in regola con le norme che prevedono il dovere degli eletti di contribuire al finanziamento del partito, come da art. 22 comma 2 dello Statuto del PD; b). I parlamentari europei, i Sindaci dei Comuni superiori ai 5.000 abitanti, i Presidenti dei Municipi/Circoscrizioni delle città metropolitane eletti direttamente, i Presidenti di Provincia e di Regione, gli assessori e i consiglieri regionali in carica, in Enti in cui non sia già stato disposto lo scioglimento, non sono candidabili, salvo deroghe motivate, richieste al Comitato nazionale elettorale entro il 19 dicembre, che si pronuncia sull’accoglimento o meno, d’intesa con i Segretari regionali, entro le 24 ore successive;
c) non abbiano avuto deroga dalla Direzione nazionale, come previsto all’art. 21 commi 8 e 9 dello Statuto, avendo superato quindici anni di mandato parlamentare, come da comma 3 art.21 dello Statuto;
d) i membri delle Commissioni di Garanzia.” Pentassuglia dovrebbe a questo punto mantenere il suo impegno sul territorio fino al prossimo mandato.