Ieri il sindaco è andato alla radio, ha parlato con il conduttore della trasmissione di Puntoradio e ha risposto alle domande poste anche da cittadini e giornalisti. Ottavio Cristofaro, appunto il conduttore, aveva chiesto anche a noi cosa volessimo chiedere al sindaco.

Poi ieri a tarda sera, c’è stato chi si è posto l’interrogativo del perché noi volessimo sapere da Franco Ancona (ed è stata appunto la domanda di questa redazione) per quale squadra tifasse. Il sindaco, con molta presenza di spirito, ha pure risposto: tifo l’Italia, dalle semifinali.

Speriamo che adesso non si scateni un dibattito sul fatto che siccome è di sinistra tifa solo quando è più comodo risparmiandosi la fatica di vedere le partite dai turni iniziali, oppure al contrario che, essendo di sinistra, è più dedito al sacrificio e quindi lavora quando ci sono le partite che contano meno. Ecco, speriamo che non si verifichi una cosa del genere. Abbiamo sinceramente dei timori, visto che la città sta anche diventando una gigantesca curva sud (non va bene) in cui, a priori, se sei di quella parte politica hai sbagliato.

Ma, ci è stato fatto rilevare, con tante cose che si potevano chiedere al sindaco in un’occasione del genere, proprio una banalità così?

Sì. E per un motivo. I casi che abbiamo sollevato sono tutti qui, in questo notiziario. E sia il sindaco, sia i nostri colleghi, sia tutti gli altri cittadini, sanno che l’amministrazione pubblica deve dare delle risposte: non si sfugge. Ma lì alla radio, qualora noi avessimo posto una domanda di quelle difficili e il sindaco avesse risposto in una maniera poco convincente, noi non avremmo avuto la possibilità del contraddittorio. Dunque, inutile iniziare un percorso e troncarlo lì. Il che non è una critica agli organizzatori della trasmissione, i quali hanno fatto benissimo a fare quella cosa e li ringraziamo per averci coinvolti, né al sindaco che ha avuto il grande merito di mettersi davanti al microfono e dire la sua. E ascoltare anche quella degli altri.

E poi da oggi sappiamo anche i gusti calcistici di Ancona: una cosa decisamente fondamentale per le sorti della città (come no). Ed è merito nostro.

Avremmo voluto, in realtà, a proposito di calcio, che raccontasse agli ascoltatori quell’episodio in cui, da giovane, era nella stessa squadra di calcio di quello che attualmente capeggia il suo staff, e si trovarono a imbastire un contropiede, loro due soli, partiti dalla difesa e ormai arrivati davanti alla porta avversaria: tira tu, no tira tu, no tira tu. Erano entrambi esausti e non avevano la forza non per tirare, ma per stare in piedi. E si fecero fregare il pallone. Purché non facciano questo nella conduzione amministrativa.

Agostino Quero

4 pensiero su “Per chi tifa”
  1. Quali sarebbero state le domande difficili e di capitale importanza per la città che avreste posto: domande contro la Ghironda? durante la manifestazione per il capocollo perché hanno alzato troppo il volume? A distribuire gli opuscoli il messo comunale era in orario di servizio? Perché Pasquale Lasorsa ha tolto il programma delle manifestazioni estive dal sito per mezza giornata?

    1. Grazie per il suo intervento. Che dire… camomillina? In senso generale, forse non tutti hanno letto quello che ho scritto ieri. Si cambia registro. Le offese agli altri non sono tollerate. Quindi i commenti che riterremo offensivi degli altri, chiunque essi siano, saranno moderati oppure completamente eliminati, (agostino quero)

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