Ieri a Grottaglie un incontro in aeroporto sullo sviluppo dell’Arlotta. L’intento condiviso è quello di far dialogare aziende e istituzioni per favorire lo sviluppo industriale e commerciale dello scalo di Grottaglie. “I voli civili vanno bene, se c’è un mercato che li supporta”, ha affermato Vendola.
Al vertice hanno preso parte, oltre al governatore Vendola, i vertici della Regione Puglia (gli assessori Giannini, Capone e Nardoni), ma anche e soprattutto i vertici delle maggiori aziende coinvolte, vale a dire Enac, Enav, Finmeccanica, Alenia Aermacchi, oltre ai rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si è discusso di politica industriale, e tutti hanno convenuto, almeno negli intenti, che in Puglia è necessario fare sistema, in un’ottica di rete internazionale, perché questa è la strada del futuro, strada che la Puglia sta già percorrendo. Far dialogare e mettere insieme industria, formazione, ricerca e sviluppo, istituzioni con l’obiettivo comune di mettere a punto e concretizzare un progetto di sviluppo industriale per lo scalo di Grottaglie, sperimentando un contenuto di rilevanza internazionale e altamente tecnologico, è stata dunque la sfida di Aeroporti di Puglia.
“Credo che noi oggi siamo veramente di fronte a prospettive straordinarie non solo per Grottaglie, ma per la provincia di Taranto, per la Puglia, per il Sud – ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo all’incontro “Taranto Grottaglie Airport Test Bed” – qui oggi sono presenti tutte le industrie fondamentali, le aziende più importanti del settore dell’aerospazio. Grottaglie diventa sede di localizzazione della filiera del freddo legata alla conservazione, per esempio, della fibra di carbonio, in prospettiva legata alla conservazione dei prodotti dell’agroalimentare. Grottaglie – ha continuato Vendola – diventa luogo in cui effettuare gli stress test sui velivoli di nuova produzione, diventa anche un luogo in cui cercare, sperimentare la costruzione di nuovi velivoli. Penso soprattutto ai velivoli senza pilota che sono sempre più importanti nelle operazioni di protezione civile. Tutto questo, dopo aver finanziato il collegamento fra il porto e l’aeroporto, apre prospettive molto importanti dal punto di vista del cargo e se Dio vuole anche dal punto di vista dei voli civili”.
E su questo Vendola ha specificato che “i voli civili non sono frutto di una determina politica, ma hanno a che fare con il mercato. E quindi per poter fare decollare un aereo, bisogna avere una domanda oltre che una offerta, occorre avere chi viene qui e chi decide di investire. Noi non possiamo decidere per il mercato – ha concluso Vendola – noi possiamo accompagnare il mercato, ma non lo possiamo inventare”.