“Alla fine la vostra amministrazione comunale ha avuto ragione, opportuno lo spostamento al Pergolo. Abbiamo avuto tantissima gente sin da venerdì. Certo, la crisi economica si è fatta sentire, ma l’avremmo subita anche al centro della città. Devo riconoscere che l’area era ben attrezzata, un vero e proprio parco giochi. E’ la prima volta che questo avviene in Puglia. Alcune volte ci siamo sentiti dire da qualche amministrazione di prendere un’area privata e renderla agibile. A Martina è stata l’Amministrazione ad averla realizzata”.

Sono quasi le ventiquattro. A parlare è un giostraio.

E’ andata bene dunque?

“Noi siamo già contenti quando vediamo tanta gente e c’è stata. Un po’ meno per gli affari, ma è dipeso dalla crisi. Sta succedendo anche in altre piazza. Martina è e rimane una bella piazza”

Parlate di crisi, ma i prezzi delle attrazioni rimangono molto alti e quasi insostenibili. Ma sono solo prezzi che praticate a Martina?

“Assolutamente no. Io sono tra quelli che ha proposto agli altri miei colleghi, ad una certa ora, di abbassare i prezzi. Chessò, tutto a 2 euro. Magari stasera potremmo dire che domani, martedì un giro su qualsiasi attrazione costa solo 1 euro. Avremmo una marea di gente. Ma bisogna essere tutti d’accordo e non sempre lo siamo”

Avete detto che l’Amministrazione comunale ha avuto coraggio e potrebbe creare un precedente in tutta la Puglia

“Sì. Abbiamo lavorato in maniera tranquilla e in sicurezza. E’ anche la prima volta che viene effettuato un servizio navetta. In altri comuni, spesso, siamo in periferia su terreni polverosi”

Fino all’ultimo momento avete cercato di venire al centro. Lo scorso anno non avete montato. Avete cambiato idea?

“Lo scorso anno la colpa fu dei nostri rappresentanti che firmarono un accordo con l’Amministrazione comunale. Ce li saremmo mangiati. Ad onor del vero devo dire che il sindaco Ancona, già due anni fa, disse che sarebbe stata l’ultima volta in Piazza D’Angiò”

Quindi non avreste lavorato di più in centro?

“Apparentemente si. Ma dovete sapere che ciascuna giostra in Piazza D’Angiò era costretta a regalare circa 700 biglietti omaggio. Vedevate tanta gente, ma in realtà a pagare erano molto meno. Al Pergolo non abbiamo regalato biglietti a nessuno”

Questa una breve chiacchierata con un giostraio che ha una delle attrazioni al Pergolo che per non creargli dei problemi abbiamo deciso di tenere anonima.

Quella del Pergolo deve diventare una vittoria di tutta la città, non solo della Amministrazione che l’ha fortemente voluta. Mai come in questa occasione molti, con coraggio, hanno preso parte ad un dibattito di civiltà, mettendo all’angolo i ‘soliti’ fomentatori populisti che imprecavano alla tradizione, sbattendosene dei rischi che ogni qual volta si avevano con le giostre al centro.

Molti forestieri venuti a Martina per il Luna Park sono andati direttamente al Pergolo. E’ cosa certa che quei giostrai che hanno deciso di rinunciare ora si stanno mordendo le mani. Certo, l’area e i servizi vanno migliorati, in attesa di trovare un sito più idoneo. Se i giostrai avessero deciso di abbassare i prezzi, visto che come ci è stato detto hanno risparmiato ciascuno 700 biglietti omaggio, oggi ci sarebbe un clima molto diverso

Veniamo alle lamentele gratuite spesso generate sui social proprio da quelle persone che ogni mattina, in pieno inverno, accompagnano i propri figli nella maggiore area scolastica non solo della Valle d’Itria, ma dell’intera provincia. Improvvisamente sono nati tutti quei problemi di distanza, sicurezza e tanto altro, forse ignorati durante l’anno scolastico.

Per una volta tanto, questo gruppo editoriale vuole condividere questo successo di ‘civiltà’ per aver creduto in un cambiamento che non bisognava essere maghi per rendersi conto che era la migliore cosa. Non vuole essere una propaganda per l’Amministrazione corrente, anzi. Così come abbiamo ritenuto giusto lo spostamento al Pergolo delle Giostre, condanniamo una delibera paradossale nella vendita di bottiglie e lattine, a meno che non si voglia far andare la gente solo nei ‘supermercati’ per comprarli, a svantaggio di tutte quelle attività che aspettano questo periodo dell’anno. Ora si faccia prevalere la ragione.

Antonio Rubino

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