Il vice coordinatore Provinciale vicario del PDL chiede di superare “gli attuali limiti nei bandi” 

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa di Renato Perrini, Vice Coordinatore Provinciale (vicario) del Popolo della Libertà in merito ai piani sociali di zona:

“Il Vice Coordinatore Provinciale (Vicario) del Popolo della Libertà, Renato Perrini, rinnova il suo impegno nei confronti dei giovani, richiedendo una diversa attenzione da parte delle istituzioni, con particolare riferimento ai piani sociali di zona.  Tra le premesse, l’esponente politico sottolinea il ruolo di rigenerazione della società che i giovani interpretano, attraverso l’impegno nel sociale, nonostante gli ostacoli  che spesso provengono da  una nomenclatura incapace di intercettare le loro aspettative e necessità.  “In questo momento di grave difficoltà e di crisi economica per tanti settori della nostra economia, è necessario recuperare un valore antico e straordinario: la solidarietà. Molte parole sono state spese sulla necessità di realizzare iniziative che tendano all’ottenimento di questo obiettivo. Credo che sia giunto il momento di agire e di dare sostegno alle attività che, i tanti giovani della Provincia di Taranto, realizzano nel silenzio e lontano dai riflettori. Compito delle Istituzioni deve essere quello di qualificare questo loro sforzo dando alle risorse umane impegnate la possibilità di trasformare questo loro impegno in un vero e proprio lavoro”. Prosegue poi Perrini: “Penso in maniera specifica alla stesura dei Piani Sociali di Zona e al loro ruolo strategico nella programmazione delle azioni territoriali: mi auguro che finalmente ci sia una debita attenzione, non solo nei confronti dei servizi gestiti da grandi cooperative ed associazioni, ma anche progettazione di attività che permettano alle piccole realtà – costituite da giovani – di poter gestire servizi innovativi e costruttivi per la comunità nell’ambito sociale. I limiti posti dalla solidità economica finanziaria dei soggetti partecipanti e dal fatturato specifico, richiesto per i servizi, sono elementi che tarpano le ali a chi nel settore socio-assistenziale vorrebbe trovare spazio. Parlare tanto di autoimprenditorialità senza però dare a questi giovani la possibilità di esprimersi al meglio e di gestire servizi è come raccontare di una chimera”. Infine  conclude sottolineando come “E’ ora che ciascuno si assuma le sue responsabilità e si passi alla operatività, concedendo una speranza per il  futuro e mettendo alla prova la volontà di tanti (soprattutto giovani) che chiedono legittimamente spazio. Trovo che questo sia un atto di giustizia sociale inderogabile. Il Popolo della Libertà vigilerà affinché queste istanze, non solo vengano accolte, ma trovino risposte in bandi costruiti per misurare queste capacità nel pieno rispetto del principio di concorrenza tra imprese sociali”.

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