Il consigliere comunale Aldo Leggieri ha presentato oggi un’interrogazione a propositodi mobilità ciclabile. Di seguito il testo dell’interrogazione:
Premesso – che con le nuove recenti normative europee, nazionali e regionali Il trasporto ciclistico è entrato a pieno titolo negli strumenti di pianificazione e programmazione di tutti i livelli di governo, interessando trasversalmente e in modo organico e complessivo numerosi settori di intervento: trasporti, urbanistica, assetto del territorio, intermodalità, edilizia, lavori pubblici, turismo, parchi e aree naturali, sviluppo rurale, salute, cultura, istruzione, comunicazione e formazione.
Considerata – la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (BURP) n.14 del 25/01/2013 della legge regionale n.1 del 23/01/2013 su “Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica”.
Che – con tale nuova normativa la Regione Puglia individua il sostegno agli spostamenti in bicicletta, attraverso la realizzazione di interventi infrastrutturali per la mobilità quotidiana (ad esempio casa-luoghi di studio/lavoro/servizi) e per il tempo libero e azioni di comunicazione, educazione e formazione, tra le strategie per combattere il traffico stradale, ridurre le emissioni di CO2, valorizzare il territorio e le economie locali dal punto di vista turistico.
Che – ai Comuni spetta il compito di dotarsi di piani di rete di infrastrutture e servizi per la mobilità ciclistica e ciclopedonale sulla viabilità di propria competenza, che diventano piani di settore all’interno degli strumenti di pianificazione-territoriali, dei trasporti e della mobilità.
Dato – che la Regione Puglia elabora il Piano regionale della mobilità ciclistica (PRMC) in coerenza con le indicazioni del Piano regionale dei trasporti (PRT), del Piano paesaggistico territoriale regionale (PPRT), del Documento regionale di assetto generale (DRAG), della legge n.208/1991 (Interventi per la realizzazione di itinerari ciclabili e pedonali nelle aree urbane) e della legge n.366/1998 (Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica), allo scopo di perseguire la migliore fruizione del territorio mediante la diffusione in sicurezza dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto urbano ed extraurbano anche in combinazione con i mezzi pubblici e colletivi.
Visto – l’art. 5 della già citata legge regionale n.1/2013, in cui è previsto che i Comuni redigono per la mobilità ciclistica e ciclopedonale per i territori di rispettiva competenza, in sintonia con il piano regionale per la mobilità, il piano comunale che programma gli interventi a livello locale ed è individuato quale elaborato integrativo del Piano Urbanistico Generale (PUG) di cui costituisce parte integrante e sostanziale.
Che – con la nuova Amministrazione Comunale, insediata nel 2012, sono stati deliberati i primi atti (delibera di Giunta Comunale n. 108/2012) di programmazione e di indirizzo in sede di rigenerazione urbana nello spirito della legge regionale n.21/2008.
Che – l’art. 11 sempre della legge regionale n.1/2013 affida sempre ai Comuni le funzioni e i ruoli di soggetti attuatori anche per promuovere anche con la collaborazione di privati, gli interventi, ricorrendo a forme di concertazione, compresi gli accordi di programma.
Considerato – che il codice della strada, art. 36 del D.Lgs. n.285/1992 e s.m.i. e la direttiva del 24/06/1995 del ministero dei Lavori Pubblici, prevedono la redazione obbligatoria dei Piani Urbani del Traffico per tutti i Comuni con popolazione superiore ai 30.000 abitanti, già posto in essere presso il nostro Municipio ma suscettibile di un aggiornamento adeguato, efficace ed efficiente.
Letto – l’art. 22 della legge n.340/2000 in cui è prevista, da parte del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ed i servizi generali, la promozione in via sperimentale dei Piani Urbani della Mobilità sulla base delle indicazioni tratte dal regolamento per il cofinanziamento statale in considerazione delle linee guida della Conferenza unificata delle Regioni e degli Enti Locali del 14/10/2002.
Che – i Comuni, sempre in riferimento alla nuova legge regionale n.1/2013, sono tenuti a includere nei propri regolamenti edilizi diposizioni per la realizzazione di spazi comuni e attrezzati per il deposito di biciclette negli edifici adibiti a residenza e attività terziarie, produttive e nelle strutture pubbliche.
Il sottoscritto – chiede alla S.V. di porre come ordine del giorno questa richiesta da indirizzare al Sindaco e alla Giunta se si intenda determinare, di concerto con il Consiglio Comunale di Martina Franca, tutti gli atti consequenziali per porre in essere quanto di cui sopra, in attuazione delle norme citate, per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica al fine di elevare la qualità della vita, garantire l’accessibilità dei territori e valorizzare le risorse ambientali. Dal momento che il sistema della mobilità ciclistica è strategico per lo sviluppo ecocompatibile, per la tutela della difesa della salute pubblica della nostra città e del nostro territorio, e per sostenere politiche culturali, ecologiche e sociali nuove e progressive, con particolare riferimento alle nuove generazioni.