La proprietaria di un appartamento di Laterza (Ta) custodiva nove manufatti del IV secolo A. C., provenienti da scavi clandestini

Deteneva tranquillamente in casa diversi reperti archeologici di notevole interesse artistico, ma la circostanza non è sfuggita all’occhio attento dei militari del Gruppo di Taranto, i quali hanno posto sotto sequestro i manufatti, illecitamente detenuti all’interno di un’abitazione privata di Laterza (TA). L’operazione e’ scaturita da una specifica attivita’ investigativa posta in essere dalle Fiamme Gialle, tesa alla tutela dei beni di carattere artistico, storico ed archeologico del patrimonio culturale nazionale. Il ritrovamento ha consentito il recupero di 9 manufatti, tra i quali alcune anfore, in parte restaurati ed in ottimo stato di conservazione, di provenienza tombale da scavi eseguiti clandestinamente. I beni sono stati sottoposti all’accurata perizia da parte degli esperti della Soprintendenza dei Beni Archeologici di Taranto, i quali ne hanno accertato l’autenticita’ nonche’ stabilito la loro colollocazione cronologica al IV secolo A.C..

Le ipotesi di reato contestate alla proprietaria della predetta abitazione riguardano l’“impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato” (art. 176 del D.Lgs. 42/2004 – Codice dei beni culturali e del paesaggio), nonche’ la “Ricettazione“ (art. 648 del C.P.).

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