Domani il sindaco Franco Ancona riferirà in consiglio comunale a proposito dell’ufficio postale nel centro storico.

Ma le indicazioni ehc giungono, informalmente, da ambienti diversi da quello amministrativo (chissà cosa dirà Ancona in aula consiliare) sono quelle più temute: l’ufficio postale del centro storico è destinato irrimediabilmente a chiudere.

Poste italiane ha già programmato i suoi investimenti, ha già pensato a come riorganizzare il servizio per l’utenza del centro storico, e cioè in seno all’ufficio postale centrale, e la porta verso una permanenza di quello sportello postale in piazza Garibaldi è ridotta al lumicino. Anzi, annullata del tutto. C’è un movimento cittadino che ha preso corpo da varie settimane e comprende una raccolta di firme promossa dal Pdl locale, una iniziativa forte della fondazione Nuove proposte, una serie di contatti con i vertici dell’ente.

Ma per come è messa la situazione, soprattutto dopo che ci fu l’inerzia amministrativa per il mantenimento dell’ufficio postale nel centro storico all’epoca del commissario prefettizio, Poste italiane sembra non muoversi di un centimetro dalla posizione già presa: si chiude.

Attendiamo adesso cosa dirà Franco Ancona al consiglio comunale, e sulla scorta di quali elementi. Chissà, magari ha messo su una trattativa e ha riaperto i giochi. Ma le notizie che giungono, al momento, sono di segno opposto.

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