Potatura, un esposto

Non pochi cittadini si sono rivolti a noi in questi giorni per protestare contro le potature. Non contro la necessità di farle, ma chi ci ha contattato metteva in evidenza il modo in cui sono state tagliate le fronde degli alberi

Non avendo una competenza specifica in materia, già nei giorni scorsi avevamo sollecitato la questione all’assessore comunale Antonio Scialpi il quale ne avrebbe parlato con il sindaco Franco Ancona perché fosse un esperto di botanica a indicare il modo di procedere.

Ma questa settimana continuano a giungerci segnalazioni: la potatura degli alberi è fatta male. E ci viene spiegato il perché. C’è anche chi rimarca che, se ad averlo fatto fosse stata un’amministrazione di colore diverso, si sarebbe scatenato il putiferio. C’è anche chi chiede dove sono, oggi, gli ambientalisti. E il campionario di commenti potrebbe continuare.

Ma una associazione neonata, Senso civico, ha presentato un esposto denuncia per il tramite dello studio legale Paolo D’Arcangelo, in cui contesta quella potatura considerata alla stregua di una mutilazione dei lecci presenti nello storico giardino Villa Garibaldi. Di seguito il testo integrale dell’esposto:

RACCOMANDATA CON A.R.

 Spett.le                                                                  Spett.le CORPO FORESTALE DELLO STATO              REGIONE PUGLIA COMANDO STAZIONE                                      SERVIZIO FORESTE MARTINA FRANCA                                           SEZIONE DI TARANTO VIALE A. DE GASPERI N.3                               VIA DANTE, PAL. BESTAT 74015 MARTINA FRANCA                                 74123 TARANTO     L’Associazione SENSO CIVICO di Martina Franca, in persona del suo presidente e legale rappresentante pro-tempore, presso questo Studio Legale elettivamente domiciliata ai fini della presente, ha dato mandato al sottoscritto difensore di segnalare, denunciare e contestare quanto segue.   In questi giorni personale incaricato dalla Amministrazione Comunale di Martina Franca sta eseguendo il taglio ovvero la capitozzatura di diversi filari di piante di leccio  (quercus ilex)  facenti parte dello storico giardino di Villa Garibaldi, oltrechè delle piante di leccio poste nella centrale Piazza XX Settembre.   Non v’è dubbio che l’intervento eseguito ha provocato: – la riduzione della superficie fogliare con conseguente minore disponibilità di nutrienti per la crescita e il benessere della pianta, – l’esposizione della corteccia dei rami più interni alla luce diretta del sole con conseguente surriscaldamento e indebolimento strutturale, – ferite dovute al taglio tali da rendere vulnerabili le pianta all’attacco di insetti e/o funghi patogeni, – la riduzione della superficie fogliare con conseguente minore assorbimento di anidride carbonica e al tempo stesso minore produzione di ossigeno, – la riduzione del volume della chioma con conseguente perdita di efficacia da parte della pianta in merito all’azione tampone che esercita per la riduzione delle polveri, l’assorbimento delle emissioni inquinanti gassose e sonore,   Considerato che la capitozzatura: – riduce drasticamente il ciclo vitale della pianta, – favorisce l’insorgenza di patologie del legno, – snatura la forma della chioma, – riduce drasticamente il valore ornamentale della pianta;   Constatato, infine, l’indubbio “interesse forestale” delle piante in questione,   CHIEDO         se detto intervento sia stato autorizzato dal Servizio Foreste sezione di stata corredata da una puntuale relazione da parte di tecnico competente e abilitato con cui si sia giustificato l’intervento per uno o più tra i motivi suddetti e le modalità di attuazione; se l’intervento eseguito sia conforme a quanto eventualmente autorizzato; se l’intervento in questione sia stato eseguito a regola d’arte; se l’intervento non sia stato tale da infliggere agli esemplari mutilazioni non necessarie;   Resto in attesa di sollecito cenno di riscontro e, intanto, porgo distinti saluti     Avv. Paolo G. D’Arcangelo