Col nuovo anno riprendono i lavori del consiglio comunale. Dopo la pausa dedicata alle festività natalizie, si prospetta una settimana di intenso lavoro, con la discussione di diversi punti. Il presidente Donato Bufano ha infatti convocato ben due sessioni, che si terranno in due giorni consecutivi. Si parte mercoledì 9 gennaio 2013, con la convocazione del Consiglio Comunale in sessione ordinaria, presso la Sala Consiliare, con inizio alle ore 17,30 di prima convocazione e in seduta pubblica ed eventualmente, in seduta di seconda convocazione nel medesimo luogo il l’11 gennaio alle ore 17,30. In questa seduta, si discuterà di quattro interrogazioni (n.33933, 33934, 33935, 33936), presentate dai consiglieri comunali di IdeaLista Maria Donata Castellana e Michele Marraffa nella seduta consiliare del 20 dicembre scorso.
La prima riguarda proprio il Consiglio Comunale e i Revisori dei Conti. IdeaLista chiede infatti se sia vero che sono stati utilizzati passivi degli anni scorsi “senza aver prima provveduto ad operare alla revoca motivata e specifica degli atti che al tempo ne avevano conferito legittimazione”. La seconda interpellanza riguarda una vicenda che riguarda il direttore di Pugliapress Antonio Rubino, e la diffusione di informazioni giudiziarie riguardanti lo stesso e la manifestazione “Portici d’Estate”. Il 26 giugno scorso fu infatti notificato ufficialmente un plico di atti a tutti i consiglieri comunali. IdeaLista chiede quindi il motivo della diffusione di quei documenti, inviati da un “certo Signor Antonio Ruggieri”, e se i fatti siano nel frattempo stati verificati. La terza interpellanza riguarda la Commissione Paesaggistica. Marraffa e Castellana chiedono infatti dove sia l’elenco delle autorizzazioni rilasciate dalla Commissione, in virtù dell’articolo 146 del D. Lgs. n.42/2004. L’ultima interpellanza da discutere riguarda le somme indebitamente percepite dagli ex-segretari generali. L’interrogazione analizza i fatti partendo dal 2011, quando la Ragioneria Generale dello Stato ha richiesto chiarimenti al Comune di Martina Franca riguardo queste somme. Sempre secondo IdeaLista, ai tempi l’Amministrazione non avrebbe tenuto conto delle note della Ragioneria.
Ai lavori e alle interpellanze del 9 gennaio, seguirà un consiglio monotematico in sessione straordinaria, convocato per il giorno successivo, giovedì 10 gennaio 2013. Il presidente Bufano ha convocato il monotematico per discutere del centro storico. Il Consiglio Comunale monotematico, in sessione straordinaria, inizierà alle ore 17.30 di prima convocazione e in seduta pubblica ed eventualmente, in seduta di seconda convocazione nel medesimo luogo il giorno 15 gennaio 2013. Questo consiglio arriva dopo la discussione di fattibilità sullo stesso avvenuta nella sessione dello scorso 28 novembre. In quella situazione (fra un blackout elettrico e l’altro), il consigliere IDV Martucci chiese di quantificare gli interventi da ammettere in seduta. Dello stesso parere fu il consigliere Piero Bello, che richiese un’attenta organizzazione, “per rendere migliore il dibattito fra P.A. e associazioni”. Il punto venne approvato all’unanimità. Ora, quarantatre giorni dopo, la discussione entrerà nel vivo, e l’argomento è piuttosto importante, perché reso ormai improcrastinabile. Sul tavolo ballano diverse questioni: viabilità, abitabilità, frubilità per i turisti, urbanistica, parcheggi selvaggi, commercio e affini. Occorre pervenire ad una programmazione e regolamentazione del centro storico e del suo microcosmo, per migliorare l’aspetto dello stesso e renderlo più ordinato e vivibile. L’Amministrazione Ancona, sin dalla campagna elettorale e dal successivo forum cittadino tenuto proprio in Piazza Immacolata, ha inteso porre al centro dell’attenzione la «questione Centro Storico», per tentare di restituirlo alla città in condizioni migliori rispetto a quelle odierne, sicuramente penalizzanti per tutti: commercianti della zona, abitanti, turisti. Trovare una soluzione non sarà semplice, visto che i primi usano i furgoni per caricare e scaricare le merci, i secondi hanno l’auto (che vorrebbero avere logicamente sempre sotto casa o perlomeno nelle vicinanze) e i terzi reclamano un centro storico con meno mezzi e con più appeal. Una cosa però è certa: i tempi sono cambiati, ma il Centro Storico è rimasto agli anni 50-60, quando – giusto per fare un esempio – le macchine erano poche ed erano molto più piccole di ora, e i mezzi di locomozione più usati erano Vespe e Lambrette. Oltre ai piedi, ovviamente.
Carlo Carbotti