A pochi giorni dal Consiglio monotematico sulla sanità, al quale aveva partecipato l’Assessore alla salute Ettore Attolini, seguito da comunicati trionfalistici da parte dell’Assessore regionale Pentassuglia e da un comunicato del PD che in pratica rispondeva al nostro articolo nel quale avevamo avuto l’impressione che era iniziata la campagna elettorale, ecco che il Consigliere regionale del PD comincia ad essere più futuro del nosocomio martinese. Pentassuglia aveva affermato a chiari lettere che, non solo l’ospedale di Martina Franca non sarebbe stato chiuso, ma addirittura sarebbe stato potenziato. Ci eravamo chiesti come, visto che il problema del nostro ospedale non riguarda solo le strutture, ma soprattutto un organico insufficiente e l’impossibilità di fare concorsi per nuovi medici, cosa che di fatto ha decretato la fine dell’UTIC.
I medici dei reparti esistenti e gli infermieri sono costretti a fare turni straordinari e sentir parlare di potenziamento ci era sembrata una autentica bufala elettorale. Pentassuglia, in un comunicato stampa, ieri appare più realista. “Il vero grande dramma e problema su cui tutti indistintamente dobbiamo concentrarci è la carenza di personale e lo sblocco dei limiti imposti dal Governo, che non consentono alcuna seria pianificazione e programmazione, mettendo addirittura a rischio il mantenimento di alcuni servizi, all’indomani di quanto previsto e sottoscritto con il piano di rientro e di riordino”. Praticamente, dopo l’esaltazione tornano i piedi per terra. Non solo non si parla più di potenziamenti, ma si comincia ad ipotizzare il mancato mantenimento dell’esistente. Un potenziamento che non può riguardare le strutture visto che, come dice Pentassuglia: “Si stanno vivendo da tempo ed i numeri già conosciuti delle ulteriori richieste di esodo dal lavoro per pensione o mobilità, che vanno ad aggiungersi al personale esonerato a vario titolo dalle specifiche funzioni. Il problema è gravissimo e non più rinviabile”. Infine, il Consigliere regionale fa appello a tutti i Consiglieri regionali, affinchè “Si renda interprete e promotore a nome di tutti, in supporto anche all’azione dell’Assessore Attolini e del Presidente Vendola, di una convocazione urgente di tutta la deputazione parlamentare pugliese, affinché con serietà e giudizio lungimirante, non lascino trascorrere ulteriore tempo e non diano spazio a inutili chiacchiericci e rimpalli di responsabilità, rispetto a scelte devastanti per il nostro sistema”. Ebbene, il problema dei concorsi e dell’organico non può riguardare solo i Consiglieri regionali, visto è una azione che riguarda espressamente il Governo, ma lo stesso slancio, Pentassuglia deve mostrarlo per difendere l’ospedale della Valle d’Itria, ecco, quello sì che riguardala Regione. Una azione congiunta e ‘chiara’ dei Consiglieri regionali bipartisan, può fare la differenza. Ecco, parlare seriamente dei rischi veri dell’ospedale di Martina è quanto mai opportuno, evitando il paragone incomprensibile, fatto dall’Assessore Attolini, con quello di Massafra, accorpato oggi a Castellaneta, nel quale funziona solo pronto soccorso e laboratorio analisi.
Antonio Rubino