Storie di un tempo passato da poco eppure già così lontano. Racconti di bambini che giocavano per strada, di famiglie che si riunivano attorno a una tavola imbandita per condividere insieme momenti di umanità spicciola eppure così ricca di emozioni e sentimenti. Malinconia mista a divertimento, tanti sorrisi e un po’ di magone, le emozioni trasmesse da Paolo Sassanelli dal palco del Teatro Verdi nel suo spettacolo “Kitchen stories” andato in scena venerdì sera nell’ambito della programmazione teatrale 2012-2013. Storie di cucina, appunto, attraverso le quali l’attore barese ha condotto gli spettatori attraverso un viaggio fatto di ricordi condivisi, di un territorio come la Puglia accomunato da tradizioni e rituali antichi che riaffiorano a tavola per estendersi alla vita di tutti i giorni. Nel descrivere la tradizionale uscita al mare, tra “tielle” di riso, patate e cozze, polpi arrostiti e braciole al ragù della domenica, Sassanelli promette di svelare un ingrediente magico che fa del piatto tradizionale una pietanza unica e irripetibile. Ma non si tratta di un ingrediente da mettere a soffriggere con la cipolla o nel forno con le patate. Si tratta della poesia e della magia evocate dai racconti di un pescatore, di improbabili delfini che sguazzano davanti al lungomare, di polipi giganti incontrati al largo, dalla terribile favola di “mezzoculo” che la nonna raccontava alla controra per mettere a dormire i nipotini in visita. Il pubblico in sala ha gradito, uscendo dal Teatro con l’animo un po’ più lieto. La magia del teatro è anche questa.

Matteo Gentile

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