Ieri era la data ultima per la presentazione delle liste riferite alla candidatura a Presidente e Consigliere per la Provincia di Taranto. In riferimento alla nostra città, per il centro destra a sostegno di Tamburrano, sindaco di Massafra, vi sono due consiglieri di minoranza della nostra città: Pino Pulito di Forza Italia e Michele Muschio Schiavone del Nuovo Centro Destra.
Per quanto riguarda il centro sinistra, invece, il candidato è stato individuato nelle persona del Dott. Pasculli, capogruppo del Partito Democratico. Nel centro destra vi sono maggiori possibilità di una riuscita di almeno un consigliere, dato il peso ponderato del voto (due candidati a fronte dei tre tarantini), seppur essendoci l’incognita sul fatto di chi il centro destra martinese possa votare fra i due.
Nel centro sinistra martinese vi è un solo consigliere a sostegno di Lopane, sindaco di Laterza. Ma i problemi sulla riuscita a consigliere di Pasculli sono di ben altra natura. Innanzitutto le liste civiche non hanno alcun candidato di Martina. Cervellera voterà Pasculli, avendolo dichiarato pubblicamente, e a maggior ragione nel momento in cui tra Cervellera e SEL (circolo cittadino) non scorre buon sangue ( si ricorda una sua dichiarazione “Ritengo del tutto inappropriate, fuori luogo e senza una giustificata logica politica le considerazioni espresse dal circolo Sel di Martina Franca, avallate anche dal segretario provinciale Baccaro, in merito alla decisione assunta da alcune personalità di Sel, tra cui il sottoscritto, di sostenere Michele Emiliano alle primarie per indicare il candidato alla presidenza della Regione Puglia” – dichiarazione che non c’entra nulla con le provinciali ma che lascia intendere una probabile fuoriuscita di Cervellera da SEL).
E gli scontenti del PD, ovvero coloro che dinanzi alle “larghe intese” erano riluttanti, e dato che il nome di Pasculli è stato fatto sin dall’inizio, per chi voteranno? Potrebbero esserci “franchi tiratori”? – Pasculli dichiarò che “ Non ho detto che dobbiamo allearci obbligatoriamente con Forza Italia, potremmo partire per trovare alleati che ci garantiscano, ad esempio, la possibilità di esperienze come quella di Martina”, per poi aggiungere: “Se tutti nel Pd saranno contrari a una eventuale lista con Forza Italia, non sarò disponibile a candidarmi”. Prevalsa la linea Emiliano, quindi, perché il PD martinese ha voluto comunque sostenere Pasculli? (è ovvio che non si intende affatto sminuire la figura politica del capogruppo PD, probabilmente una figura davvero in grado di reggere un’esperienza provinciale in maniera credibile, ma l’interrogativo è legittimo). Però, perché non altri, come i nuovi consiglieri? E le nuove leve? E il “giovanilismo” con cui tanto si è fatta campagna elettorale?
Martucci (MEP) ebbe modo criticare anche il silenzio di alcuni esponenti locali del PD in riferimento alle larghe intese. Affermò “Non mi riferisco soltanto a chi è al vertice del partito, ma anche a quei Consiglieri che si sono allineati a posizioni fortemente discutibili per la bramosia personale e dimenticando il bene del territorio”.