L’albo pretorio online del Comune di Martina Franca pubblica oggi un bando, relativo alla conclusione di un progetto esecutivo. Si bandisce un lavoro da un milione 50 mila euro di base, per la manutenzione complessiva degli organi di pubblica illuminazione di Martina Franca. Il quadro economico è basato su spesa triennale da 350 mila euro annui. Si demanda all’ufficio appalti e contratti, da parte del dirigente del settore tecnico, la procedura di gara perché quei quattromila punti di pubblica illuminazione del territorio martinese siano sottoposti a manutenzione complessiva, secondo il ponderoso progetto.
Ma c’è un piccolo mistero: a fondo di ogni pagina del documento, che è istituzionale recando lo stemma della città di Martina Franca ed è pubblicato nell’albo pretorio online del Comune, c’è una dicitura lunga un rigo, in cui compare anche il nome DE SARLO, cioè l’appaltatore del servizio di manutenzione della pubblica illuminazione finora. Chi ci spiega cosa sta accadendo? La premessa di ogni nuovo servizio è che le gare partano da zero a zero per tutti, naturalmente. La spiegazione sarà anche prevedibile: è solo il nome di un file. In un atto pubblico, che prelude a un bando, in cui quell’appaltatore può avere interesse (per non dire che sarà interessato a vincerlo) non ci si possono permettere leggerezze di questo genere.
Addirittura, a pagina 4 del provvedimento dirigenziale (scritto su carta intestata del Comune) si parla apertamente di procedura di gara per il servizio futuro, e figura il nome di quel privato, appaltatore. La cosa non va bene.
Vuoi vedere che la gara la vince De Sarlo?
A quelli di sinistra è facile indovinare la fortuna.