Alle 3,26 di notte del 6 aprile 2009 un terremoto distrusse buona parte de L’Aquila e devastò l’Abruzzo. Un disastro di magnitudo 6,3 Richter. Morirono 309 persone.

Numerosi nostri conterranei erano a L’Aquila e nel resto dell’Abruzzo, quella notte. Molti studenti, nel capoluogo regionale abruzzese. Il loro racconto a noi cronisti pugliesi fu quello delle persone terrorizzate da quel terremoto.

Passati quattro anni, con gravi lacune nella ricostruzione e anche con uno scandalo per ciò che riguardava la vicenda della ricostruzione stessa, in Abruzzo si attende ancora di uscire, dai danni di quel terremoto.

Stasera è in corso una fiaccolata, andrà avanti fino a notte, a L’Aquila.

Una fiaccolata di commemorazione e di protesta.

(foto: fonte ansa.it)

2 pensiero su “Quattro anni fa”
  1. Un pensiero alle vittime del terremoto abruzzese, tra queste a quel genitore e a quella figlia diciottenne che fino a quella notte con la divisa dei volontari della Protezione Civile dell’Associazione aquilana “Nuova Acropoli” avevano aiutato quanti erano in difficoltà senza badare ai ceti sociali, al colore della pelle e alle simpatie politiche. Proprio senza fare distinzioni, la morte, quella notte li ha portati via. A Claudia, che da quella notte è Moglie vedova e madre senza figlia il mio abbraccio unitamente a quello di tutti i volontari del SERMARTINA e soprattutto l’abbraccio delle migliaia di persone che lei con i suoi volontari ha continuato ad aiutare senza cedere al dolore nemmeno per una attimo.

    Gianni Genco

    1. Grazie per il suo intervento che ci dà modo di ricordare la solidarietà, anche diretta, del nostro territorio con la popolazione abruzzese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Continuando a usare questo sito, siete d'accordo con l'uso dei cookie. maggiori informazioni

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close