Oggi in consiglio comunale, con una interrogazione, sarà trattato nuovamente il tema del randagismo canino.
Non è responsabilità dei cani naturalmente, ma bisogna mettervi un freno nel rispetto degli animali e per la tutela dei cittadini.
Oggi con l’interrogazione si chiederà (lo fa Antonio Fumarola, consigliere comunale) cos’abbia fatto l’amministrazione pubblica per venire a capo del problema. Serviranno risposte convincenti e non proclami perché il problema è serissimo.
L’ultima segnalazione risale a ieri ed è peraltro reiterata nel tempo: zona di via Pietro Del Tocco, una sorta di guerra fra guelfi e ghibellini, anzi fra guelfi bianchi e guelfi neri, roba dei tempi della Firenze medioevale insomma, e del resto le due fazioni ci sono anche nel nostro caso perché bianchi e neri sono i cani che si fronteggiano. Cani non esattamente tranquillizzanti, anche per le loro dimensioni. Guai a trovarsi in mezzo. Ma in varie altre zone di periferia e del centro si cono avute e si hanno segnalazioni continue della presenza di randagi, che la sera fanno paura a gente costretta a rifugiarsi dove può o che deve sperare arrivi qualche macchina per distogliere gli animali. La situazione è questa.
L’episodio grottesco e grave della donna che, aprendo il cassonetto dei rifiuti per buttare la spazzatura, è stata morsa da un cane randagio che si trovava lì dentro, è la punta dell’iceberg, che è grosso e si ingrandisce sempre più. Non saranno sufficienti le parole, magari anche autocelebrative, e le promesse, in aula consiliare.