Alla Regione Puglia, da gennaio a tuttora, secondo quanto racconta nell’edizione odierna la Gazzetta del Mezzogiorno, viene pagata ai consiglieri regionali, compresi quelli che sono andati in parlamento e quelli che non sono più consiglieri, e salvo tre eccezioni (Amati, Decaro, Di Sabato) l’assegno di fine mandato.
Un paradosso: il mandato non è finito, ma la liquidazione viene riscossa. Ed è tutto legittimo. Che poi la spesa sia di oltre cinque milioni e mezzo di euro complessivi finora, fa storcere il naso in epoca di spending review e di chiacchiere a proposito dei costi della politica. Ma è tutto legittimo. Ci si può anche indignare, ma è tutto in regola.
Ed è in regola perché la legge regionale 34/2012, uno stop agli assegni di fine mandato l’ha dato. Ma solo per il periodo dall’1 gennaio 2013. Per il “prima” si paga. E poiché non ci sono possibilità di vederlo incrementato, quell’assegno, i consiglieri si fanno saldare quanto ottenuto finora. Nel solo mese di agosto la Regione ha pagato due milioni di euro complessivamente, erogando 23 assegni di fine mandato, anche a chi il mandato non lo ha ancora terminato perché ancora in carica.
Quello che dalla Gazzetta del Mezzogiorno viene definito il vitalizio più pesante della storia della Regione Puglia va a Lucio Tarquinio, consigliere del foggiano: 587 mila 811 euro maturati. A questo giro, sempre usando la terminologia della Gazzetta del Mezzogiorno, gli sono andati 244 mila euro. Tarquinio, con il suo record, abbatte il primato precedente, del monopolitano Giovanni Copertino con 491 mila euro.
Ma fra le decine di migliaia di euro e le centinaia di migliaia, tutti o quasi hanno riscosso o stanno riscuotendo gli assegni. La legge regionale, da loro approvata, consente loro questo.
Di seguito un elenco stilato dagli attivisti del movimento 5 stelle di Foggia, relativo ai trattamenti di fine mandato e chi li percepirà. Non c’è il martinese Antonio Martucci, in carica dal 2013. Oltre al citato Lucio Tarquinio, ecco gli altri:
– Onofrio Introna (dal 1992 al 2000 e dal 2005 ad oggi),
– Salvatore Greco (dal 2000 al 2006 e dal 2010 ad oggi)
– Donato Pellegrino (dal 95 al 200, dal 2005 ad oggi)
– Mario Vadrucci (dal 2006)
– Aurelio Gianfreda (dal 2009)
– Loredana Capone (dal 2009).
Percepiranno indennità di fine mandato per essere stati in carica dal 2000 ad oggi:
– Michele Ventricelli
– Michele Pelillo
– Michele Losappio
– Erio Congedo
– Antonio Maniglio
– Dino Marino
– Mario Loizzo
– Arcangelo Sannicandro
Elenco consiglieri dal 2005
– Pino Romano
– Giacomo Olivieri
– Donato Pentassuglia
– Elena Gentile
– Giovanni De Leonardis
– Francesco Damone
– Gianfranco Chiarelli
– Nicola Canonico
– Antonio Buccoliero
– Ignazio Zullo
– Massimo Cassano
– Dario Stefàno
– Gianmarco Surico
– Gugliemo Minervini
– Francesco Ognissanti
Infine, indennità di fine mandato (a partire dal 2010)
– Orazio Schiavone
– Arnaldo Sala
– Lorenzo Nicastro
– Patrizio Mazza
– Roberto Marti
– Domenico Lanzillotta
– Pietro Iurlaro
– Filippo Caracciolo
– Antonio Camporeale
– Giovanni Brigante
– Sergio Blasi
– Davide Bellomo
– Eurprepio Curto
– Alfredo Cervellera
– Andrea Caroppo
– Maurizio Friolo
– Michele Boccardi
– Antonio Barba
– Salvatore Negro
– Giandiego Gatta
– Giovanni Epifani
– Leonardo Di Gioia
– Giovanni Alfarano
– Angelo Disabato
– Francesco Ladommada
– Antonio Decaro
– Peppino Longo
– Toni Matarrelli
– Pino Lonigro
– Anna Nuzziello
– Franco Pastore
– Gerardo De Gennaro
– Francesco De Biasi
Indignarsi di che? Al peggio non c’è limite. È una vergogna.
martucci non prenderà niente?
Grazie per il suo intervento. Essendo in carica dal 2013, ed essendo bloccato tutto dall’1 gennaio 2013, la logica lascia supporre che Antonio Martucci non prenda niente. A meno di altre norme che al momento mi sfuggono. (agostino quero)
alla faccia di chi va raccattando nei rifiuti un pezzo di pane per sfamarsi
alla faccia della crisi
Alla faccia dei rifiuti che sta diminuendo