Grande polemica ha suscitato a Martina la decisione del Comune di Martina Franca di acquistare 320 biglietti sui circa 400 disponibili a 2,50 euro al Cinema Verdi per assistere alla finale di Sanremo. Praticamente il Comune dovrà pagare 800 euro al Cinema. “Gli accordi con Giulio Dilonardo erano diversi” ha affermato Antonio Rubino, “Il Comune avrebbe dato il suo contributo per il teatro, ma l’ingresso sarebbe stato gratuito. Il pagamento anche se di pochi euro, finirà per danneggiare Renzo. Io stesso mi ero messo a disposizione per promuovere l’evento, cosa che abbiamo fatto. Dilonardo mi disse che il biglietto serviva per pagare solo il 5% di Siae, ma che in realtà la gente sarebbe entrata senza pagare ed avrebbe staccato comunque tutti i biglietti. Invece intasca 800 euro dal Comune e mette in vendita direttamente il resto dei biglietti. La nostra emittente televisiva avrebbe arricchito la serata con dei collegamenti in diretta, cosa che non faremo più naturalmente. Siamo anche preoccupati per il modo in cui saranno distribuiti i biglietti che il Comune acquisterà e che creeranno sicuramente malumore tra chi li riceverà gratis dall’assessore di turno (forse lo stesso che diede il contributo per un concerto a pagamento a Capossela nell’atrio del Palazzo Ducale). Tutto questo potrebbe incidere negativamente sull’immagine di Renzo e sull’obiettivo che abbiamo che è quello di promuovere il televoto in suo favore”.
Nella discussione interviene direttamente Renzo in una intervista che uscirà sul prossimo numero di Pugliapress. “Sarebbe bello se la città si riunisse tutta per seguire l’evento e che non ci siano scopi di lucro, visto che si tratta di una festa per tutti”.
Così conclude Antonio Rubino: “Siamo costretti a fare un evento gratuito al Teatro Nuovo, senza alcun contributo pubblico e senza biglietto, grazie anche alla disponibilità di Martino Semeraro, erede del compianto Benito. Siamo molto amareggiati, ma speriamo venga fatta marcia indietro da parte del Comune. Dal suo canto, il titolare del Cinema Verdi può far pagare quanto vuole, ma senza contributo pubblico”.
Ma chi è stato il genio che acquista dei biglietti per uno spettacolo che, se uno vuole, può vederlo tranquillamente a Casa. Bisogna essere veramente autolesionisti a comprare 320 biglietti per conto del comune. Chi l’ha proposto meriterebbe il tapiro dell’anno. Come farsi male con delle puttanate. Non so chi sia stato l’autore ma sicuramente dovrebbe trarre la conclusione di essere palesemente inadeguato al ruolo ricoperto. Avere la capacità di essere criticato dal padre di colui per il quale si organizza qualcosa in termini di sostegno è un bel record.
Ennesima dimostrazione di come riusciamo sempre a farci del male da soli!!!!!!! Per questo restiamo sempre indietro. Su nulla riusciamo a fare squadra. Interessante comprendere ora come i biglietti acquistati dal comune saranno distribuiti. Ci sono anche questioni di natura giuridica. Sono sempre soldi pubblici. Un conto è dare un contributo alla struttura, come rimborso spese, altro è acquistare un bene per poi distribuirlo. Sono convinto, e voglio esserlo, che la iniziativa abbia avuto motivazioni nobili.C’è sempre tempo per corregere gli errori.
Francesco non hai di meglio da fare alle 4 di mattino?