Sono state rese pubbliche nei giorni scorsi le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, depositate nei verbali della commissione parlamentare di inchiesta sul commercio illecito dei rifiuti tossici nel 1996. Secondo le dichiarazione dell’ex affiliato del clan dei Casalesi, nel sottosuolo pugliese furono depositati tonnellate di rifiuti. Le confessioni raccolte 16 anni fa sono rimaste per anni rinchiuse nei faldoni della Commissione ed oggi rese pubbliche dopo la decretazione disposta dal presidente della Camera Laura Boldrini.
Sulla questione rifiuti è intervenuto qualche giorno fa il consigliere regionale Fabiano Amati, il quale ha chiesto al Presidente della V Commissione Donato Pentassuglia di disporre l’audizione dei componenti pugliesi della Commissione antimafia nella XIII legislatura (1996-2001). Oggi il consigliere regionale martinese Antonio Martucci ha dichiarato la sua posizione in merito: “È opportuno che l’Istituzione sia a conoscenza della reale condizione dei nostri territori, per avviare eventuali opportune decisioni e/o provvedimenti urgenti, ovviamente senza che la politica si sovrapponga con le indagini in corso da parte della magistratura, perché sono ruoli, competenze e ambiti di intervento differenti. È evidente – continua Martucci – che sia necessario un approfondito accertamento a seguito di quelle dichiarazioni, ma è al tempo stesso necessario il rispetto del principio di massima precauzione in caso di rischi accertati. La nostra Puglia è un territorio già fortemente compromesso, si veda il caso Ilva e le questioni che stanno riguardando le discariche di Contrada Martucci a Conversano e il sito di Grottelline a Spinazzola”.