Dopo la dichiarazione di ieri di un giostraio che aveva preso le distanze da tutti gli altri, arriva puntuale la risposta di tutti gli altri. Al mio telefono due dei capifamiglia e precisamente D’Introna e Montenero.
“Direttore, quello che le è stato detto dal nostro collega non è del tutto vero, nessuno ha minacciato chi avrebbe voluto comunque aprire al Pergolo. Abbiamo fatto una votazione a scrutinio segreto. Eravamo 42 famiglie, preciso che non si tratta di 42 attrazioni, in quanto ciascuno di noi ne ha diverse. Il risultato è stato di 35 che non volevano spostarsi al Pergolo, 5 che avrebbero voluto farlo e 2 che si sono astenuti. E’ stata una decisione democratica, in assoluta tranquillità come mai è stata fatta in passato. Abbiamo successivamente incontrato l’Assessore per comunicargli la nostra decisione, ma gli abbiamo anche consegnato una relazione del nostro ingegnere nella quale si afferma che al Pergolo non si può montare perche il fondo del campo non poteva accogliere 800 per il pubblico pubblico. Potevano sprofondare. Queste giostre rappresentano tutta la nostra vita. Sarebbero stati in grado di garantirci che se fosse accaduto qualcosa ci avrebbero risarcito? Ci hanno risposto ni che poi era un no. Nessun si è contrapposto alla relazione del nostro tecnico. In precedenza facendo un sopralluogo al Pergolo abbiamo visto che stavano coprendo con dello stabilizzato le piste d’atletica, gli abbiamo detto che potevano evitare di spendere soldi dei cittadini, tanto noi non avremmo montato”
Insomma, continua ancora il muro contro muro
“Noi abbiamo dato due alternative al sindaco, una era quella di dimezzare le giostre, ovvero avremmo portato una attrazione da scontro piuttosto che due e così via. Avremmo liberato diverse strade”
Chi di voi avrebbe montato e chi no?
“Avremmo montato tutti, non doppiando le attrazioni”
L’altra alternativa?
“Spostare tutti gli ambulanti al Pergolo e ci saremmo spostati anche noi”
Ma non avete detto che non ci sono le condizioni di stabilità? Forse ci sono anche ragioni di carattere economico
“Siamo sicuri che al Pergolo perderemmo molti soldi”
Ritornando a montare in città, verrebbero ancora meno le condizioni di sicurezza
“Vede direttore, le potrei far vedere delle foto del passato. Le norme di sicurezza non sono violate da noi, ma dagli extracomunitari e dagli abusivi”
Tornando a noi, ma a questo punto, visti i tempi, oramai è difficile montare?
“Al Pergolo non ci andiamo. Possiamo ridurre le giostre. Per i tempi siamo organizzati. Noi lavoriamo anche di notte. Fino a domani pomeriggio (venerdì) possiamo ancora montare”
Praticamente voi preferite rimanere fermi che spostarvi al Pergolo
“Si, non abbiamo altre alternative di lavoro. Le nostre giostre sono ferme a Sannicandro, San Pietro, Mola, ecc. Ognuno è solidale con gli altri. La votazione ha deciso questo”.
In bocca al lupo. E la storia continua, quale sarà la prossima puntata?
Antonio Rubino