Si è tenuto oggi, presso la Sala Consiliare del Palazzo Ducale, il congresso per il 30° anniversario del progetto “Trulli-mare” del club Rotary. Il progetto vide la luce nel 1984 curato da Franco Anglani, il quale è venuto a mancare e a cui è andato il pensiero dei rotariani. Il progetto, che all’inizio contava solo la presenza dei Comuni di Martina Franca, Fasano, Putignano, Brindisi e Ceglie Messapica, vanta ora la partecipazione di ben dodici club.
Il sindaco Franco Ancona ha ringraziato i rotariani per aver scelto Martina Franca come luogo in cui tenere il congresso, ha apprezzato la giornata di studio e riflessione che il club ha proposto e ha fatto suo il progetto del Rotary. Il sindaco ha evidenziato la necessità di tradurre i progetti in azioni concrete da svolgere sul territorio, specialmente il nostro, dove i beni naturalistici e ambientali sono numerosi. Ha poi sottolineato l’importanza di far leva sullo sviluppo della sinergia trulli-mare.
Lanzillotti, delegato territoriale, ha enunciato nei dettagli il percorso storico del progetto: un progetto che si prefigge di promuovere il territorio e il suo sviluppo sostenibile e ha individuato nell’amicizia il segreto di questa pluriennale azione rotariana.
La professoressa Barbanente, assessore alla Qualità del territorio, ha definito il progetto “Trulli-mare” di pubblico interesse. Ha fatto notare quanto la modernizzazione accelerata, di pari passo col processo di urbanizzazione, abbia portato alla perdita del legame con la campagna, che è stata inglobata e distrutta dalla città. “Si è persa la consapevolezza del mondo in cui viviamo e non riconosciamo fragilità ed equilibri del territorio extraurbano” ha asserito l’assessore, che ha sottolineato la centralità del tema della conoscenza: non può esserci valorizzazione e tutela senza conoscenza. Tre sono i sub-ambiti che il progetto ha riconosciuto: ambito costiero, ambito della Valle d’Itria e ambito dei boschi di fragni. Si è ottenuta, quindi, l’integrazione di tre province, accomunate da progetti di paesaggio, ma gli enti pubblici hanno bisogno del sostegno dei soggetti attivi cittadini per realizzare tali progetti.
La continuità di questo progetto, che va avanti da ben 30 anni, è garanzia di valore.
Gianfranco Ciola, agronomo ed esperto in sviluppo rurale e naturalista, ha fatto una presentazione de “L’Italia dei Parchi”, ricordando che l’Italia è al 5° posto per le aree protette, che non dobbiamo dimenticarci essere una ricchezza per il territorio.
Questo progetto che ricorda l’importanza del nostro territorio, il quale può vantare beni architettonici come i trulli in concomitanza con il mare, ha visto numerosi presenti, nonostante le sfavorevoli condizioni atmosferiche.

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