Con l’arrivo della primavera sbocciano le piante, infestanti e non. Nel nostro caso le piante sono della peggior specie: la parietaria, pianta che cresce sui tetti e sulle pareti delle nostre case, è endemica del nostro territorio, e rovina strutture delicate come quella di San Nicola dei Greci, una delle chiese più antiche di Martina Franca. Il 4 luglio scorso il neoeletto assessore Antonio Scialpi fu portato in visita alla chiesa ed ebbe l’opportunità di notare come nel muro l’umidità avesse creato un rigonfiamento, una vera e propria bolla poi scoppiata a distanza di pochi giorni. Il timore era che gli affreschi del seicento, già danneggiati dall’umidità, potessero crollare o rovinarsi irreparabilmente. La vicenda ebbe un certo eco sia nei media locali che anche in regionali: le foto degli affreschi e i video postati nell’occasione da elezionimartina.it furono ripresi da più testate.
Non potendo il comune sostenere i costi di un nuovo restauro – l’ultimo è stato effettuato nel 2000, ma ci sono stati dubbi sulla qualità dell’intervento – l’assessore si adoperò nel fare l’unica cosa possibile, cioè quella di sradicare le erbacce e la parietaria. Adesso, a mesi di distanza, il tetto a cummerse della chiesetta appare una vera e propria giungla: i cespugli superano l’altezza media della pianta, che è di 60 centimetri, e le radici stanno minando il già delicato equilibrio della struttura. È vero che la pianta in questione è una delle infestanti più tenaci, capace persino di attecchire sulle lamiere, ma se non si interviene in modo decisivo oggi si rischia, tra qualche mese, di dover subire un cedimento del tetto. Con buona pace dell’arte e dei turisti che vorrebbero vederla.
Daniele Milazzo
Perché Scialpi lo mettete dappertutto? Mica è prezzemolo?
era in programma l’estirpazione delle erbacce infestanti e sono state estirpate. Non c’era il prezzemolo… Ora in programma il ri/restauro…e ( forse) ce la faremo.